“L’uomo può essere imprigionato, carcerato, perseguitato, torturato, deportato, trasferito, gasato. Ma non puoi togliere all’uomo la libertà di fare musica”.  E’ lo spirito che anima Francesco Lotoro,  pianista e compositore di Barletta che, da oltre venti anni, porta avanti un lavoro di ricerca, catalogazione e archiviazione dei testi musicali composti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. I suoi appassionati studi sono ora anche documentati da un film, “Maestro”, con la regia di Alexandre Valenti, che sarà proiettato in prima visione assoluta a Barletta, giovedì 19 gennaio alle ore 20.00, nella multisala “Paolillo”.

Melodie, canzoni, sinfonie, concerti, creati da ebrei, zingari, prigionieri politici e soldati rivivono così senza limiti temporali né confini geografici da Praga a Berlino, da Auschwitz a Gerusalemme, sino a Barletta dove, all’interno del Teatro Curci, sono state girate alcune scene particolarmente significative del film. “Maestro” documenta  il lavoro di Lotoro alla ricerca di manoscritti e spartiti che con la fine della guerra sono andati dispersi o abbandonati. Testimonianze riportate su qualsiasi mezzo di fortuna: sacchi di iuta, ritagli di stoffa o magari impresse solo nella memoria dei sopravvissuti.

Maestro (Copia)

Il docufilm, prodotto dalle italiane DocLab e Intergea, e dalle francesi Intuition Films & Docs e Les Bons Clients, si avvale dell’alto patrocinio dell’UNESCO, della collaborazione dell’UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, con la partecipazione dell’Istituto Luce Cinecittà, della Rai e di France Television. «L’ingiustizia che ha subito il compositore – sottolinea il maestro Lotoro che ha raccolto finora un repertorio di oltre quattromila spartiti – non deve essere subita dalla sua musica. Nel momento in cui la suoniamo, anche una sola volta, è come se avessimo riscattato quella melodia».

Ad avviare la serata, che si inserisce nelle commemorazioni del “mese della memoria” di Barletta, saranno proprio le musiche eseguite al pianoforte da Lotoro;  tra queste, un inedito, l’ “Elegia” di Arturo Coppola. Un’occasione di riflessione sarà poi fornita, a conclusione della proiezione, dal momento di confronto con il protagonista e il regista del film, coordinato da Attilio Romita, responsabile del Tgr Puglia.