La quiete dopo la tempesta. Dopo i tafferugli che avevano chiuso la seduta di ieri sospesa (come da prassi ormai consolidata) per mancanza di numero legale, si è riunito ieri pomeriggio in seconda convocazione il consiglio comunale di Barletta.

Al contrario di quello andato in scena martedì, quello celebrato ieri è stato un consiglio dai toni soft con una discussione ridotta ai minimi termini esattamente come i numeri della maggioranza e con l’opposizione assente. La seduta è iniziata con l’esame del bilancio consolidato che vede il comune di Barletta possessore di un patrimonio di quasi 250 milioni di euro. In tale circostanza la consigliera Campese (Sinistra Unita) ha punzecchiato l’amministrazione per il ritardo avuto nel sottoporre all’assise un provvedimento che si sarebbe dovuto approvare lo scorso 30 settembre 2016. Le risposte alla Campese sono arrivate dal consigliere Di Cataldo (Buona Politica) e dall’assessore al bilancio Pansini che hanno sottolineato come lo slittamento della data di approvazione non abbia comportato nessun danno erariale e come i numeri del bilancio consolidato barlettano siano assolutamente virtuosi.

Terminato il breve scambio di vedute il provvedimento è stato ratificato con 13 voti favorevoli. Le risposte ricevute non hanno però soddisfatto la consigliera Campese che ha abbandonato l’aula al pari del collega Carmine Doronzo.

Successivamente a prendere la parola è stato il sindaco che prima di passare all’esame dei numerosi debiti fuori bilancio all’ordine del giorno ha rimarcato come sia dovere istituzionale di maggioranza ed opposizione affrontare questi argomenti, condannando così l’assenza dall’aula dell’opposizione. Di responsabilità istituzionale ha parlato anche il consigliere socialista Cannito che ha ricondotto a tale responsabilità la sua presenza in aula ma affermando allo stesso tempo il proprio sconcerto nel dover assistere all’azione di una maggioranza praticamente inesistente.

La discussione si è conclusa praticamente qui, tutti i debiti previsti all’ordine del giorno sono stati approvati salvo quello relativo al “Nuovo piano di zona ex lege 167  comprensorio industriale Falcone demolizione immobili – riconoscimento debito fuori bilancio alla società EDILDELPI S.R.L. ai sensi dell’art. 194-  comma 1 – lettera D) del D.L. 267/2000 E S.M.I.” il cui esame è stato rinviato per mancanza di un parere legale e quello relativo alla presa d’atto dei debiti fuori bilancio del 2014-2015 non ratificato a causa della mancanza di un parere dei revisori. Il consiglio è terminato qui dopo appena due ore e dieci minuti, senza sussulti e con quell’aula semivuota che rappresenta ormai da mesi il marchio di fabbrica di quella che dovrebbe essere la massima espressione della democrazia cittadina.