Condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, con sospensione della pena, il gastroenterologo Ruggiero Spinazzola dell’omonimo studio medico di Barletta che il 24 marzo del 2012 somministrò nitrito di sodio scambiandolo per sorbitolo a una ragazza di 24 anni, Teresa Sunna, che morì mentre si sottoponeva a un esame diagnostico per intolleranze alimentari. La condanna per omicidio colposo arriva dal Tribunale di Trani, come riportato dalla testata giornalistica Repubblica.it, assolvendo l’imputato invece dall’accusa di detenzione e somministrazione di farmaci scaduti.
La tragedia avvenne per un errore nell’etichettatura della confezione di sorbitolo, imputato all’azienda Mistral. Lo scambio fu fatale, ha accertato il magistrato Michele Ruggiero. Il tribunale aveva già detto sì alla proposta di patteggiare una condanna a due anni di Antony Kelly Finbarr e Shauna McCormick, rispettivamente direttore e impiegata dell’azienda Mistral, di Belfast, dove fu apposta l’etichetta sbagliata di sorbitolo, un sostituto dello zucchero, su una confezione che conteneva invece nitrito di sodio.

Polizia e Carabinieri accertarono che il carico era stato acquistato dalla Brenntag di Manchester, che a propria volta lo aveva ritirato dalla Cargill di Rovigo e poi immesso su Internet. Spedito in Italia, nella confezione con l’etichetta sbagliata, fu comprato su eBay dallo studio di Spinazzola. Oltre Teresa Sunna, che morì poco dopo minuti, rimasero intossicate altre due donne, che quel giorno si sottoposero allo stesso test ma furono salvate per tempo dal Pronto Soccorso dell’ospedale.