«La partecipazione del gruppo Attivisti 5 Stelle Barletta ad una delle visite che da alcuni anni conduciamo nel Cimitero monumentale e le loro considerazioni ci inducono a lanciare nuovamente l’allarme sullo stato di degrado in cui versa il luogo». Così Luisa e Michelangelo Filannino iniziano le loro considerazioni sullo stato del cimitero monumentale di Barletta scritte con la collaborazione degli attivisti 5 stelle.

«Il Cimitero del Comune di Barletta racchiude la parte più antica e monumentale, chiaramente definita da quattro porticati e da quattro isole che si dispongono a scacchiera intorno ai due viali principali, al cui centro campeggia la chiesa. Il Cimitero fu progettato dall’ingegnere Francesco Sponzilli, illustre barlettano, e cominciò ad essere utilizzato nel 1840. E’ caratterizzato da molte tombe e cappelle gentilizie di pregio artistico, prevalentemente ispirate all’eclettismo e al Liberty, risalenti per lo più alla seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX, fondate da importanti famiglie cittadine (Reichlin Parlender, Perfetti, Vista, Gabbiani, Ortona) e Confraternite. La stessa chiesa a forma di piramide è un unicum in Italia per la sua forma così singolare e fu oggetto di approfonditi studi già nell’Ottocento.

Il Cimitero conserva la memoria storica della città: molti sono i personaggi illustri che qui riposano come Domenico Lobello, Francesco Saverio Vista, Tommasino Vecchi, Giacomo Boggiano, Giuseppe Curci . Alcune di queste cappelle e tombe, poi, sono abbellite da opere scultoree realizzate da artisti di rilievo quali Giuseppe Manuti. Purtroppo da tempo l’area monumentale è oggetto di abusi come nuove cappelle, lapidi moderne, che sorgono senza alcun rispetto del contesto storico e artistico che in questo modo risulta deturpato. Particolarmente deplorevole, inoltre, è lo stato in cui versano il Cimitero dei Greci (1844) ed il Sacrario dei soldati jugoslavi, opera del celebre artista Dušan Džamonja. Se è vero che non esiste una definizione legale di “cimitero monumentale”, il senso comune è solito identificare come monumentale la parte antica di un cimitero (di oltre 70 anni) quando, per l’importanza delle personalità sepolte, il pregio artistico o storico-testimoniale di monumenti funebri, determina condizioni in cui prevale il carattere di memoria collettiva del luogo. Il nostro Cimitero ha tutte queste caratteristiche. Chiediamo perciò al Comune di Barletta di farsi carico della custodia, manutenzione e restauro dell’area. Giova, infatti, ricordare che, in base all’art. 12 comma 2 del D.Lgs. n. 42/2004, finché la Sovrintendenza non si sarà espressa, sono sottoposti a tutela tutti i beni immobili opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre 70 anni».