Unico esempio di chiesa greca superstite nella città di Barletta, la chiesa dei Greci o chiesa della Madonna degli Angeli, si trova proprio in via Madonna degli Angeli nel pieno centro storico della città. Nel corso dei secoli Barletta ha ospitato numerose comunità di Greci che con la loro presenza hanno lasciato il segno sia a livello culturale che folcloristico, oltre che per quanto concerne l’ambito edilizio.

La chiesa dei Greci è stata ristrutturata negli scorsi anni. Al suo interno sono custoditi bellissimi affreschi e manufatti in legno, tipici della tradizione greca. L’altare in legno placcato d’oro ed intarsiato, sul quale sono raffigurate diversi personaggi della storia cristiana, veniva utilizzato per le celebrazioni e nella parte interna per le confessioni. Un luogo che simboleggiava quasi un confine tra la vita terrena ed i santi, un modo che consentiva, a chi si confessava all’interno, di essere più vicino alla spiritualità.

Per quanto riguarda le origini dell’edificio, si pensa che una colonia greca sia stata inviata a Barletta da Basilio I il Macedone, per poter incrementare la presenza di quella popolazione in Puglia. L’obiettivo venne raggiunto tanto che a Barletta la comunità edificò la chiesa di San Giorgio, oggi una falegnameria, e la chiesa di Santa Maria degli Angeli. La seconda fu sostenuta nelle spese di costruzione da Angelillo de Bertharaymo e dal 1398 ebbe anche un ospedale per i poveri. Fu ceduta già nel 1600 ed abbandonata in seguito alla peste che colpì la città oltre che molti componenti della colonia greca, nel 1656.

A partire dal 1660 la chiesa verrà dedicata al culto cattolico romano, mentre nel 1722 suor Paola della Croce, proveniente dal Monastero di Sant’Orsola di Napoli, vi fondò un convento per l’ordine delle Gesuitelle, soppresso poi nel corso del Regno di Napoli nel 1767. La chiesa passerà in un secondo momento sotto la giurisdizione di Santa Maria Maggiore e tornerà al culto greco-ortodosso nel 1789, nel momento in cui la colonia greca tornò a popolare la città della Disfida, nuovamente influente a livello commerciale.

Il culto greco-ortodosso sarà attivo sino al 1842 quando il governo borbonico prese possesso della chiesa costringendo la colonia a ritrovarsi in una cappella privata. Nel 1907 la colonia si estinse ed il culto stesso in città cessò.