La memoria è sempre viva di quanto accaduto quarantuno anni fa ad Aldo Moro (dal rapimento con la strage di via Fani il 16 marzo al ritrovamento del corpo in via Caetani il 9 maggio), in chi ha vissuto quel tragico periodo storico e in chi lo ha colto, elaborandone un messaggio costruttivo per il futuro.55698647_1149416371886249_5181715847479033856_n

“Aldo Moro e Barletta: una lunga storia d’amore e di Cultura”, il titolo dell’incontro svoltosi ieri sera nell’auditorium del Liceo Scientifico “Carlo Cafiero” di Barletta, come occasione di approfondimento e di riflessione, con documentazione storica fotografica, e soprattutto testimonianze personali, sullo speciale rapporto instauratosi fra lo statista e la città di Barletta. La senatrice barlettana Assuntela Messina si è soffermata sulla “responsabilità” di portare avanti il ricordo, alle nuove generazioni di quel paradigma che Moro seppe rappresentare con il suo operato, rendendo i valori della democrazia e della libertà, vessilli di una classe politica ed istituzionale con pochi eguali. Anche Gero Grassi, già parlamentare e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta Moro II, è partito dallo spessore valoriale di Moro che metteva al centro sempre la persona. Ricordando l’esperienza del Presidente della DC come professore universitario prima, e poi come Ministro della Pubblica Istruzione, che ha inaugurato anche l’Antiquarium di Canne della Battaglia nel 1958 e diversi edifici scolastici a Barletta, prezioso è stato l’intervento di Michele Grimaldi, responsabile della sezione di Archivio di Stato di Barletta. È intervenuto anche il Dirigente scolastico del Liceo, Salvatore Citino. L’incontro è stato moderato dal giornalista Nino Vinella del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia.

Un legame mantenuto sempre vivo sul piano politico nell’ambito della Democrazia Cristiana locale di cui è stato ricordato il sindaco di Barletta del periodo del rapimento Moro, Armando Messina, che abbiamo intervistato l’estate scorsa per il quarantesimo anniversario della scomparsa dello statista di Maglie. La Storia deve portare a riflettere per la costruzione del futuro.