La più grande nave della storia d’Italia è raccontata nel nuovo lavoro del regista Maurizio Sciarra. “Transatlantico Rex – Nave N°296” narra un mito dei mari, dal porto di Genova all’America, da Fellini alle rare immagini dell’Archivio Luce, dalle testimonianze di chi c’era a bordo a chi lo ha visitato sott’acqua, dall’affondamento in guerra alla riscoperta dei suoi tesori.

Dopo il successo degli appuntamenti in Liguria e a Trieste (luoghi di nascita e fine del viaggio del Transatlantico) il film di Maurizio Sciarra approda ora in Puglia, per uno speciale mini-tour di 4 date.

Si parte da Barletta mercoledì 3 aprile alle 20.30 al Cinema Opera; si prosegue a Lecce al DB d’Essai il 4 aprile alle 20.30, per giungere a Bari al Galleria venerdì 5 alle 20.45. Infine il film sarà presentato a Foggia all’Auditorium Santa Chiara il 7 aprile alle 19.00. Quattro appuntamenti tutti alla presenza del regista che illustrerà al pubblico l’avventura della realizzazione del documentario e i retroscena del Rex, un mito durato solo 8 anni ma inossidabile.

A Barletta con Maurizio Sciarra interverranno Tito Vespasiani Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Francesco Asselta Autore e Proprietario del Cinema Opera, Mino Cannito Sindaco di Barletta e Michele Ciniero Assessore alla Cultura. Alla giornalista Floriana Tolve il compito di coordinare l’evento.

Il film descrive mirabilmente l’avventura del Transatlantico Rex, la leggendaria nave della Marina Italiana varata nel 1931 dai cantieri Ansaldo, un prodigio di tecnica e lusso, una macchina industriale che coinvolse migliaia di uomini e rappresentò un vanto non soltanto per il regime fascista, ma per tutta l’industria del nostro Paese. Un mito sopravvissuto alla sua esistenza fisica, durata appena 8 anni; tanti viaggi tra Europa e America, migliaia di passeggeri con storie diverse, il Nastro Azzurro ottenuto nel 1933 con il record di traversata dei due Continenti, infine l’approdo in disarmo nel porto di Trieste e il viaggio a Capodistria dove, l’8 settembre 1944, un aereo della RAF affondò la nave simbolo della modernità e della potenza marinara italiana. Il Rex inaugurò un nuovo modo di viaggiare per mare, capace di ben 2022 posti per passeggeri, fu pensato per permettere ai viaggiatori, ma soprattutto a quei fortunati 378 di prima classe, di fare sport, di divertirsi, di fare vita mondana, di ballare al suono di una vera e propria orchestra.

Insomma, è con il Rex che nascono le crociere moderne. Ma la nave narra anche degli ospiti della terza classe. Per molti il transatlantico rappresentò il riscatto sociale, la ricerca di un benessere che l’Italia non sembrava loro concedere. La realizzazione di un sogno differente da quello dei “passeggeri di prima” ma pur sempre un sogno. E come un sogno, ma che pare vero, la immortalò Federico Fellini in una delle scene più celebri di tutto il suo cinema, in Amarcord.

Transatlantico Rex – Nave n°296” è prodotto da Blue Film (Bruno Tribbioli e Alessandro Bonifazi), in collaborazione con Ligurian Ports Alliance, Mediateca Regionale Ligure, co-prodotto e distribuito da Istituto Luce-Cinecittà; soggetto e sceneggiatura Maurizio Sciarra, consulenza scientifica Maurizio Eliseo, direttore della fotografia Federico Annichiarico, montaggio Letizia Caudullo, musiche Ivan Fusco, fonico Edgar Iacolella. In ordine di apparizione nel film Sebastian Pelan Maurizio Eliseo, Paolo Valenti, Fabio Capocaccia, Pierangelo Campodonico, Ezio Starnini, Flavio Testi, Nedjan Kastelic, Slavko Franca, Luigi Merlo, Fausto Carletti, Alberto Imparato, Bernardo Ratti, Marco Ferrari.

Maurizio Sciarra, regista e sceneggiatore, vincitore del Pardo d’Oro al Festival di Locarno nel 2001 (“Alla rivoluzione sulla due cavalli”) realizza film e documentari. È stato per dieci anni aiuto-regista di Luigi Comencini. Attivo nelle associazioni degli autori, già vicepresidente Fédération Européenne des Réalisateurs de Audiovisuel/Fera; già membro del consiglio di amministrazione dell’Istituto Luce, già presidente di Apulia Film Commission è tra i fondatori della rassegna “Giornate degli Autori” a Venezia.