Si chiude la prima giornata della sedicesima edizione del Festival Internazionale di Fotografia di Orvieto (Tr), in programma fino a domenica 7 aprile 2019. Day one ricco di approfondimenti, scambi di idee ed opinioni grazie agli interessanti workshop, alle lecture e agli incontri d’autore.

Già nella giornata di ieri Antonio Gibotta aveva incontrato gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Artistica Classica professionale di Orvieto e mostrato loro la mostra “The New Addiction” nella Orvieto Underground. Oggi invece è stato Hermes Mereghetti ad inaugurare la giornata con un workshop di ritratto sulla capacità di vedere, sentire ed ascoltare la realtà che ci circonda. A seguire Antonio Manta ha tenuto un approfondimento sulle tecniche del famoso Plugin per Photoshop, Silver Efects. Le tecniche per l’utilizzo dello stesso con la visione del sistema zonale di Ansel Adams, simulazione di pellicole e correzioni selettive, per ottenere delle immagini in bianco/nero corrette per la stampa.

Interessanti e ricchi di spunti professionali ed emozionali anche gli incontri e lecture organizzate nel pomeriggio. Con Luigi Grieco per primo a mostrare la sua ultima pubblicazione “Isola”, dedicata ai colori, i volti e i contrasti sociali e cromatici di Cuba. A seguire Giorgio Galimberti, introdotto da Angelo Ferrillo, ha discusso di street photography, dello stile che usa avvicinandosi ad una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce sui corpi e sui paesaggi urbani, rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo.

Hermes Mereghetti, insieme a Maurizio Garofalo, ha raccontato il suo essere fotografo. Ha spiegato che nonostante il suo modo di vedere e di rappresentare sia legato alle immagini di reportage, il suo sguardo si concentra sull’essenzialità della fotografia di still-life e la sua pratica diventa sempre di più una ricerca sul ritratto in bianco e nero.

Angelo Cucchetto poi ha illustrato Cities, il magazine con uscita semestrale dedicato alla fotografia urbana Italiana con particolare focus sulla Street. Un giornale composto principalmente dalla selezione di immagini fatta sulla produzione (Isp Experience) realizzata due volte l’anno ad hoc su diverse città Italiane, produzione aperta a tutti i fotografi che vi vogliano partecipare guidati dagli Autori Isp in veste di mentori.

Ad Hermes Mangialardo è stato affidato il penultimo appuntamento del giorno. Una presentazione dei suoi lavori di videomapping e l’introduzione alla sua ultima opera immersiva, ROOMS, dove una vecchia finestra sospesa ed eretta come un monolite diventa schermo, palcoscenico e portale… e suggerisce viaggi verso altre dimensioni, altre stanze…altre visioni.

Chiusura di giornata davvero emozionante grazie ad Antonio Manta che ha presentato il suo volume “Terra di Confine – attraversando la valle di Enoisserped”. Il viaggio attraverso i sentimenti e l’esperienza della depressione. Una malattia come tante altre, che arriva a qualsiasi età e per qualsiasi motivo, ma fortunatamente, con molta fatica, curabile. Un volume che dice anche di non aver paura nel mostrarlo e dirlo. Ma di combatterlo, capire tutti i nostri errori e perdonarsi, in modo da non ripeterli più.

L’intero programma è visionabile all’indirizzo https://www.orvietofotografia.it