A grande richiesta i giovani attori di Autismo On The Road sono stati chiamati a partecipare ad uno speciale matrimonio per animare la festa con il loro spettacolo Mani in Pasta. Una scelta importante perché, come ha dichiarato il futuro sposo «Lo spettacolo è differente e mi piace l’idea che il teatro diventi strumento d’inclusione. –Michele Scarlino, lo sposo, da sempre appoggia con la sua azienda i progetti della cooperativa sociale S.I.V.O.L.A. E.T.S.- Il teatro crea relazioni significative tra i ragazzi, oltre al fatto che ci piaceva l’idea del viaggio fuori regione e l’idea di un matrimonio aperto a tanti per far conoscere l’esperienza di Autismo On The Road, perché è un progetto propositivo che offre un punto di vista diverso sull’autismo

I giovani attori della compagnia le “Pecore nere” partiranno da Barletta il 7 giugno per arrivare in serata a Modena, l’8 sarà il gran giorno della festa, mentre ritorneranno a casa il 9 giugno. Un viaggio di grande rilievo per i protagonisti di quest’avventura, che per la prima volta saranno coinvolti in uno spostamento su lunga distanza in treno. I ragazzi stessi sono molto contenti di questa prima tappa fuori regione, hanno manifestato una sola preoccupazione: che si mangi bene al matrimonio. Un’esperienza fuori dal comune ma al contempo “di vita” che vede i giovani di S.I.V.O.L.A. chiamati a portare il loro spettacolo fuori regione, come una vera e propria compagnia teatrale.

«Anche per noi adulti e operatori questo viaggio fuori regione è una bellissima novità. –ha dichiarato per l’occasione Fabio Cardonepsicoterapeuta responsabile del progetto Autismo On The Road– Grandissima novità “il treno” anche per i nostri ragazzi che saranno coinvolti in un viaggio lungo sei ore, sia all’andata che al ritorno, tutti insieme. Sono molto felice che parteciperemo al matrimonio come invitati e il nostro regalo sarà proprio la gioia di mettere in scena Mani in Pasta. Vedo negli occhi dei ragazzi la contentezza di poter donare lo spettacolo a questi sposi che hanno avuto l’entusiasmo e la delicatezza di invitarci, dimostrando il loro amore per il nostro progetto e noi tutti. Ritengo che questo sia un ulteriore passo verso l’autonomia e verso il pieno riconoscimento di quelle che sono le qualità dei ragazzi, delle loro caratteristiche, della bellezza e delle sorprese che possono riservare alla società, esattamente come qualsiasi altra persona».