ZIP è il nome del progetto per cui, ieri pomeriggio, si è svolta la prima di una ‘tre giorni’, intitolata “Città felice”, presso il laboratorio urbano GOS di viale Marconi a Barletta, proprio nella struttura parte dell’ex Distilleria, recuperata nel 2011 grazie a un intervento della Regione Puglia con un finanziamento di Bollenti Spiriti. «L’acronimo Z.I.P. sta per “Zone Interdisciplinar Projects”, ma – ci spiega la storica dell’arte Giusy Caroppo, redattrice del progetto vincitore del Bando CREATIVE LIVING LAB, intervento promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del MIBAC – perché rappresenta sia il formato compresso che si usa con il computer, come per racchiudere la multidisciplinarità di cui questo progetto è composto; però ZIP vuol dire anche cerniera e questo spazio farà da cerniera tra il centro cittadino e quella che viene comunque considerata una sorta di periferia urbana per il solo fatto di stare al di là della ferrovia: cercheremo con questo progetto di azzerare finalmente le distanze tra il centro e la periferia». Un’occasione per sensibilizzare al tema, ormai necessario e attualissimo della rigenerazione urbana.
Il progetto è finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e la proposta è stata avanzata dall’associazione “Eclettica”, candidando il progetto scritto da Giusy Caroppo, in qualità di responsabile scientifico, insieme ad altre personalità , come la figura richiesta di un architetto paesaggista e urbanista che avesse nel suo curriculum un grande progetto di riqualificazione urbana: «E questa architetto, Cristina Pistoletto, esperta di eco sostenibilità, l’avevo incontrata per caso – prosegue l’ex assessore alla Cultura Caroppo – ho scoperto che aveva poi in curriculum l’aver fatto parte di uno staff che ha vinto una gara per la riqualificazione nella Loira in Francia. Una figura importante, ché fa da collante di tutti i progetti e di tutte le figure che si sono mosse a favore della riqualificazione urbana». Il progetto si occupa anche della ricaduta delle scelte tecniche su chi vive il luogo, come le scuole o gli anziani e le comunità di minoranze; il discorso sarà esteso anche alle problematiche della disabilità. Alcuni dei progetti sono già ben definiti, poi restano ancora da riempire delle caselle, per cui stanno raccogliendo idee e lanceranno delle richieste. Il GOS è sicuramente il fulcro intorno a cui ruota tutto il progetto. Coinvolta anche la Bar.S.A., inizialmente per fare un’aiuola-scuola, una specie di piccolo orto urbano, per cui si svolgerà un laboratorio che coinvolgerà anche le scolaresche che si svolgerà per educare al ripristino del verde urbano. Nel progetto, è inserito anche l’aspetto della musica concentrazionaria, portato avanti dal maestro Francesco Lotoro. Coinvolti quegli architetti e ingegneri, sia comunali che non, che hanno fatto progetti in passato per la riqualificazione del sito di archeologia industriale, a cominciare dal prossimo restyling del GOS, per ripensare all’illuminazione nella chiave del risparmio energetico.
Intervenuti al primo incontro anche gli arch. Paolo Daddato (Presidente Ordine degli Architetti della BAT) e Azzurra Pelle (Consigliere Ordine degli Architetti e delegata per la Commissione Cultura ed Enti Locali); degli ing. Sebastiano Manta (Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della BAT) e Francesco Carpagnano (Delegato dello stesso Ordine sugli aspetti urbanistici); dell’arch. Cosimo Santoro (Referente BAT per ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili e Confindustria); dall’arch. Vincenzo Sinisi (Componente del Direttivo INU Puglia); dall’arch. Daniela Fabiano (Funzionario della Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie BAT e Foggia). Prenderanno parola i progettisti dell’area, l’arch. Nicolangelo Dibitonto, l’arch. Michele Sgobba, l’arch. Stefania Patella e l’arch. Silvano Rizzi.
Il progetto durerà fino a fine gennaio, e a dicembre è previsto un periodo più intenso per le attività sociali. I prossimi incontri sono previsti oggi e domani pomeriggio in Viale Marconi, 49.