Un vero e proprio ritorno alla vita, che dopo la libera uscita per passeggiate e intrattenimento (ovviamente con moderazione) ora prevede anche una più metodica cura del corpo. Dal 25 maggio, infatti, in quasi tutta Italia, salvo poche eccezioni, anche le palestre torneranno ad essere popolate (ma non assembrate). E’ quanto decretato dal Governo, che ha già stilato il protocollo atto a divulgare le regole base per questa tanto famigerata riapertura. La ripartenza avverrà nel rigido rispetto delle distanze di sicurezza, sia negli ambienti principali che negli spogliatoi. I fruitori dovranno avvalersi di gel igienizzanti, utilizzare apposite calzature, e fare un uso esclusivamente individuale del proprio beverage, di eventuali asciugamani o altri effetti personali, avvalendosi di sacchi ad personam in cui riporli. Il centro e l’attrezzatura sportiva dovranno essere sottoposti a costante sanificazione e disinfezione, bisognerà garantire un produttivo ricambio d’aria e predisporre l’ambiente di appositi dispenser igienizzanti, a disposizione dei clienti. Un’organizzazione a dir poco a regime, necessaria però per una ripresa delle attività legate al fitness e allo sport nella totale sicurezza. E’quanto è stato applicato anche a Barletta, che finalmente si sta rimettendo “in moto” (in ogni senso) anche da questo punto di vista.

A testimoniarlo è Davide Dibitonto, personal trainer e titolare della Total Wellness personal training, che già il mese scorso ci aveva spiegato come poter effettuare un corretto allenamento sportivo in quarantena. Anche lui è finalmente pronto a ripartire, nel rispetto delle regole sopracitate. In quanto operatore, sarà munito di mascherina e guanti, mentre all’ingresso del centro sarà presente un dispenser igienizzante a disposizione dei clienti per disinfettare le mani. Gli utenti saranno pregati di mantenere 2 metri di distanza in caso di attività fisica, 1 metro in caso contrario e dovranno portare la mascherina una volta recatisi in struttura, ricordandosi di toglierla esclusivamente durante la prestazione sportiva. Per quanto riguarda gli attrezzi all’interno del centro sportivo (come ad esempio panche, parallele, power rack, stazione multifunzione, plyo box, cyclettee, ercolina e così via), da protocollo è richiesta una opportuna distanza, che nel caso della Total Wellness personal training esisteva già, ancor prima dell’emergenza sanitaria. Qualsiasi oggetto di uso comune sarà invece riposto nelle proprie sacche personali, che verranno site nello spogliatoio.

«Per quanto riguarda la mia palestra- ha spiegato Dibitonto –  la sto facendo pavimentare con materiale gommato, adatto all’attività sportiva, di cui già disponevo e di cui sto facendo aumentare la superficie. Personalmente sto adottando delle regole molto precise: farò utilizzare ai miei clienti delle calze in spugna o eventualmente antiscivolo oppure far fare loro attività senza scarpe per evitare di contaminare l’ambiente e fare in modo che sia il più igienico possibile. Per il resto tutti noi del settore abbiamo le stesse linee guida. Di mio, ho spostato i tapis roulant posizionandoli sulla veranda per garantire uno spazio ancora più ampio all’interno del centro». E per quanto riguarda le utenze? Anche in questo caso la regolamentazione sarà ineccepibile. «Gli ingressi saranno contingentati, molto di più di quanto non facessi prima: al massimo 5 persone per turno. Tra un cambio turno e l’altro, per evitare tempi di attesa, gli utenti dovranno attendere giù, essendo la mia palestra al primo piano, per evitare assembramenti».

Una riorganizzazione di tempi e spazi che non lascia sconti e che non può che insegnarci che l’adattamento agli imprevisti non è mai troppo, ma che bisogna sempre affrontare i cambiamenti con ottimismo e professionalità. «Io mi auguro che i sacrifici che stiamo facendo non siano vani – ha concluso il trainer – Noi ci stiamo adoperando al meglio delle nostre possibilità per evitare che la situazione peggiori. Ci aspettiamo il rispetto delle regole, anche al di fuori di quelli che sono i contesti lavorativi. Ci si augura che la situazione vada migliorando e che venga monitorata, non solo all’interno delle strutture lavorative ma anche in città. Solo così ne usciremo veramente». A noi non resta dunque che fare un grande in bocca al lupo ai professionisti del settore sport, augurandoci che la loro “corsa” all’escalation sia d’ora in avanti inarrestabile. E adesso…let’s go.

 

 

A cura di Carol Serafino