«Lo scorso 22 ottobre ho inviato una PEC al sindaco con un lungo documento nel quale elencavo tutte le incongruenze del concorso per agenti di Polizia Locale che si sta svolgendo a Barletta. Avevo già sollevato la questione nei giorni precedenti, ma visto che nessuno aveva risposto, ho ritenuto opportuno scrivere alla amministrazione per via ufficiali, chiedendo un riscontro nel merito. A seguito di questa mia PEC, il sindaco Cannito, con una sua nota, ha chiesto chiarimenti alla dirigente responsabile che si è rivolta al presidente della commissione». A scrivere è Beppe Basile, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.

«Il risultato di questa catena di richieste – aggiunge – è stato la pubblicazione, il 30 ottobre sul sito del Comune, dello scarno comunicato stampa con allegata la relazione del presidente della commissione in cui si risponde, in maniera molto parziale, alle questioni che ho sollevato. Sia Sindaco che ex assessore al ramo giustificano tale pubblicazione con l’intento di “chiarire l’origine delle polemiche”, senza però minimamente pronunciarsi nel merito. Dei chiarimenti richiesti dal sindaco stesso alla dirigente neanche l’ombra. Ognuno si è limitato ad un copia incolla del documento del presidente della commissione senza esprimere una propria posizione su quanto accaduto finora durante il concorso. E tutto questo passando sulla testa dell’ignaro neo assessore alla Polizia Locale appena nominato e neanche tenuto in considerazione nello stesso comunicato».

«Sorvolo – spiega Basile – sullo scarsissimo rispetto istituzionale che questa amministrazione ha nei confronti dei consiglieri, visto che il sindaco non si è degnato neanche di rispondere con una Pec alla mia Pec. La risposta ho dovuta leggermela sui giornali online e sul sito del Comune. In definitiva, fino ad ora, nessuna presa di posizione e testa sotto la sabbia, aspettando che passi la bufera. Ma la questione non può e non deve essere archiviata in questo modo. Delle incongruenze e degli errori elencati nella mia Pec è stata data una spiegazione molto parziale e poco soddisfacente, nella relazione pubblicata. Nel merito della prova di informatica nulla si dice circa le altre persone che, pur avendo subito lo stesso problema dei 18 a cui è stata fatta ripetere la prova, non hanno avuto lo stesso trattamento. Alcuni di questi sono stati ammessi con riserva, altri senza. E mi domando se una situazione del genere sia possibile nello svolgimento di un concorso pubblico».

«Resta ancora da chiarire la questione del test di inglese nel quale i candidati si sono trovati davanti al solo componente aggiuntivo, oltre che dello svolgimento della prova di guida senza l’utilizzo di un mezzo a due ruote. La verità è che questo bando è stato scritto malissimo, omettendo informazioni importanti come i punteggi minimi necessari per superare le idoneità, moltiplicando inutilmente le prove d’esame in modo da rendere farraginoso lo svolgimento. Di ciò è pienamente responsabile l’amministrazione Cannito. Tutto questo poi si somma a quello che è successo durante l’iter concorsuale di cui è responsabile la commissione, con il suo carico di errori e incongruenze che genererà un gran numero di ricorsi che renderanno praticamente impossibile procedere con l’assunzione dei vincitori in tempi brevi. Il tutto a spese della collettività – conclude – il sindaco e il nuovo assessore sono ancora in tempo. Possono, richiamando l’art. 16 del bando, annullare il concorso per poi farlo riscrivere completamente con requisiti più trasparenti ed arrivare alla fine del nuovo concorso ad una graduatoria, non a dei semplici vincitori, dalla quale attingere anche in futuro, quando l’organico della Polizia Locale dovrà essere rimpinguato e si potrà farlo senza nuove e costose procedure concorsuali».