Emanuele Prezioso nasce a Barletta il 10 febbraio 1885 e lavora come maestro d’ascia e bottaio in una bottega presso piazza Plebiscito. Nel 1905, all’età di 20 anni, Emanuele sposa Angela Dimatteo, da cui ha due figli: Maria e Raffaele. Nel 1915 scoppia il primo conflitto mondiale e l’anno dopo Emanuele è arruolato nel 32° reggimento fanteria “Brigata Siena”, il cui motto è: “Sempre e dovunque forte e fedele!”.

La brigata “Siena”

Nel 1916, la brigata viene trasferita in treno da Napoli a Feltre (Belluno) e posta come riserva della quindicesima divisione. In aprile, tutta la 15° divisione si avvicina alla linea del fuoco, nel settore della cima Panarotta e del monte Armentera (alture trentine); i battaglioni della brigata Siena partecipano agli assalti.

Il 15 maggio, l’offensiva austriaca si scaglia contro i soldati della brigata Siena; gli attacchi austriaci sono portati con grande impiego di uomini e artiglieria, i reparti della brigata Siena vengono accerchiati e la ritirata avviene con grande sacrificio di uomini.

L’arrivo di nuove brigate di fanteria sugli altipiani permette alle nostre truppe di arrestare la ritirata sull’ultima catena di monti, situati prima della pianura veneta. La brigata Siena viene rilevata in linea dalle truppe della 10°divisione e può riposarsi.

Ai primi di luglio 1916, ha inizio il contrattacco italiano, la Brigata fa parte della colonna armata che punta sul monte Ortigara, al confine tra Veneto e Trentino: i combattimenti sanguinosi si trascinano per giorni ed il nemico, stabilitosi su posizioni in roccia dominanti il terreno dello scontro, blocca ogni sforzo italiano, la nostra linea si assesta dalla cima Caldiera al passo dell’Agnella, entrambe facenti parte dell’altopiano di Asiago (Vicenza).

In ottobre, la brigata Siena è rinforzata da nuove truppe in arrivo. Il 25 novembre 1916, Emanuele Prezioso viene arruolato nella brigata Siena ed inviato su quelle stesse alture.

Il monte Carso e la X°Battaglia dell’Isonzo (12 maggio – 5 giugno 1917)

La brigata è trasferita sul monte Carso per combattere nella X°Battaglia dell’Isonzo, a cui prende parte Emanuele Prezioso, nel tratto di fronte tra la quota 247 e la rotabile di Selo. Il 1 giugno 1917, nonostante il valore dimostrato in battaglia dai soldati, la brigata Siena viene ritirata dalla linea del fuoco, a causa delle gravi perdite subíte.

Nei giorni seguenti, si svolgono violenti scontri, gli austriaci riprendono le poche posizioni lasciate alle divisioni italiane, che sono costrette a retrocedere.

XI° Battaglia dell’Isonzo (17 agosto – 31 agosto 1917)

L’avanzata italiana riprende e la brigata Siena – con Emanuele Prezioso tra le sue fila – ha come obiettivo la conquista delle trincee austriache situate lungo il costone di Komarje. Nonostante lo sforzo delle truppe italiane, il costone viene conquistato e perso più volte, con un bilancio sanguinoso, che registra la perdita di 1.400 soldati italiani e 48 ufficiali. Il 5 settembre 1917, Emanuele Prezioso è ferito gravemente al braccio da una granata e ricoverato in un ospedale da campo. Viene inviato a Barletta, dove trascorre 6 mesi in convalescenza. Il 10 aprile 1918, al termine della convalescenza, Emanuele torna alla brigata Siena, ma l’8 maggio viene esonerato dal servizio e congedato. Tornato a Barletta, continua a lavorare presso la bottega di piazza Plebiscito, fino all’assunzione presso la fabbrica di concimi chimici “Montecatini” (Timac). Il 20 maggio 1969, con decreto del Presidente della Repubblica, Emanuele Prezioso è iscritto nell’Ordine dei Cavalieri di Vittorio Veneto. Emanuele è deceduto il 2 marzo 1971, all’età di 86 anni.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione Ruggiero Graziano, presidente delle sezioni ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra) e ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) di Barletta e il Cav. Michele Grimaldi dell’Archivio di Stato di Barletta. Il 22 novembre 2020 il presidente Graziano ha incontrato Emanuele Prezioso, 78 anni, nipote del soldato barlettano, a cui ha consegnato attestati di benemerenza ANMIG e ANCR.

A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati al valore, deceduti e dispersi durante la prima guerra mondiale.

a cura di Tommaso Francavilla

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barlettani decorati