Il danno subito con il furto di questa notte dalla gioielleria Landi di Barletta può rappresentare il colpo di grazia per chi ha subito già enormi perdite economiche a causa della contrazione del mercato dovuta alla pandemia. Alle 4.10 della notte scorsa, cinque persone a volto coperto e dotate di guanti sono riuscite a trafugare preziosi dalle vetrine della gioielleria Landi, situata nella centralissima Corso Vittorio Emanuele, a pochi metri dal simbolo della città: il colosso Eraclio.

La quantificazione del valore della refurtiva è in corso di valutazione mentre la polizia indaga sulla dinamica dell’azione che pare ben congegnata dai cinque autori del furto. Che avrebbero divelto la saracinesca utilizzando piedi di porco per poi sfondare i vetri blindati pare con l’utilizzo di una fiamma ossidrica. L’azione sarebbe durata meno di quattro minuti: il tempo utile per portare via gioielli, orologi e monili preziosi di vario genere esposti in vetrina: parte della refurtiva è stata anche persa durante la fuga che deve essere stata rocambolesca ma sufficientemente veloce: la pattuglia della metronotte che è intervenuta per prima, infatti, non ha trovato più nessuno sul luogo.

Il titolare della gioielleria si è detto desolato da quanto accaduto. E c’è da credergli: da ormai un anno a questa parte i commercianti sembrano una delle categorie più vessate dal punto di vista economico e i cinque autori del furto hanno aggiunto un carico pesante sull’umore di quello di una attività del pieno centro di Barletta. Città che ha mostrato così di essere debole anche dal punto di vista della sicurezza.