«Non abbiamo alcuna intenzione di essere strumentalizzati. E la decisione di non essere presenti al consiglio comunale di oggi lo dimostra apertamente. Fare da stampella a un’amministrazione che ha tradito il suo mandato e non ha più i numeri per governare, è contrario al nostro modo di intendere la politica. Sono logiche che non ci appartengono. Il Partito Democratico non intende essere complice di un disastro ormai conclamato i cui effetti già da tempo si stanno riversando sulla nostra città – così, in una nota congiunta, la segreteria cittadina e il gruppo consiliare PD. Il sindaco Cannito non può trascinare anche noi nel suo fallimento. Perché di questo si tratta. Di un progetto politico definitivamente naufragato a causa sua. Anziché puntare al rilancio della città mettendo insieme una nuova giunta di alto profilo, il primo cittadino ha preferito confermare quasi tutti gli assessori (che per sua stessa ammissione avrebbero capacità mediocri) e di premiare con nuove nomine quei pochi che ancora gli rimangono fedeli in una maggioranza senza più motivo di chiamarsi tale. Peccato, infatti, che per accontentare questi ultimi, Cannito abbia dovuto scontentare l’intera città, dal momento che questa paralisi amministrativa si ripercuote pesantemente su Barletta. Ha voluto una giunta politica, espressione esclusiva del centrodestra, senza preoccuparsi di segnare in questo modo un punto di non ritorno, dal momento che è stata tradita la fiducia non solo nei confronti della politica ma soprattutto dei cittadini. Le prospettive per terminare questi ultimi due anni non ci sono. Cannito ne deve prendere atto. Il Partito Democratico non permetterà che si tiri a campare, danneggiando ulteriormente la città. Non c’è una maggioranza, non ci sono obiettivi programmatici né possibilità di ricomporre una frattura ormai insanabile. Al sindaco non resta che rassegnare le dimissioni. È un atto dovuto. Per rispetto di quel mandato conferitogli dagli elettori tre anni fa, i cui presupposti, oggi, non ci sono più».