Si è concluso con emozione il primo appuntamento della rassegna letteraria Storia, Libri e Cucina in Piazza Marina, tenutosi il 21 giugno alle 21, all’alba della sua quarta edizione, con la consueta curiosità obbligatoria e a pochi passi dalla litoranea e dal Castello Svevo.

Un incontro, o meglio, un vero e proprio “raduno di appassionati”, che è tornato a prendere “a mano a mano” i cittadini di Barletta e ad irrorare cuori e menti come fiori del suo giardino, grazie all’organizzazione dell’associazione culturale “Piazza Marina”.

Ad essere capofila di un cartellone di cinque incontri, la presentazione del libro Madame Vitti (Sellerio Editore, pp. 536) di Marco Consentino e Domenico Dodaro. A moderare l’evento, davanti ad una platea gremita e partecipe che ha sfiorato quasi le cento persone, la giornalista Maria Cristina De Carlo, “direttrice d’orchestra” di domande e curiosità.

Ad essere regalata al pubblico è stata la storia di una donna che ha sfidato la sorte, i “fati” e i preconcetti, trasferendosi dalla piccola Atina a Parigi: Maria Caira. Cresciuta in povertà, tra i “rovi” di una società ancora cristallizzata nel modello patriarcale, madre ad honorem delle sorelle Anna e Giacinta, in una Parigi in preda ai fermenti e ai tormenti della Bella Époque riuscì con coraggio a fondare un’accademia di pitture per sole donne, indottrinata dai grandi luminari dell’arte, da Gaugin, Picasso, Papini, fino a Rilke, Fattori e Apollinaire.

Un romanzo storico, dalla scrittura fortemente visiva, intriso di un significativo apparato documentario, come dichiarato dallo stesso Consentino (basti pensare che ha letto ben dodici biografie di Picasso) e di cui sono stati svelati ai presenti alcuni dettagli relativi al “dietro le quinte”.

La stesura del libro è stata ultimata in sei mesi, veicolata anche dal supporto e dalle testimonianze del nipote della donna, che ne ha vissuto in prima linea la genesi e in costante contatto con gli autori. Circa tre anni, però, sono stati impiegati per fare ricerca, per indagare su Maria e sulla sua vita, per dare al romanzo quel sottofondo autoptico e mimetico che del resto ne rappresenta incontrovertibilmente il valore aggiunto.

Romanzo storico e fantasia si incontrano in un reciproco dialogo di intenti, in cui se l’uno si fa viatico di verità, l’altra funge da contralto quasi per riconfermare quella verità. Ne è esempio un personaggio femminile, speculare a Maria e di pura invenzione letteraria, che, proprio attraverso lo stratagemma di un implicito quanto immediato “paragone”, demarcherà in modo indiretto le caratteristiche e le vicissitudini della protagonista.

Tanti i labirintici snodi dell’opera, che dall’escalation professionale della donna si intersecano con l’infelice vita matrimoniale, con la sfida al conformismo, fino a toccare accenti di appassionata melanconia nella descrizione del rapporto con le sorelle e la loro toccante storia.

Non è dato svelare troppo (dovete leggere il libro), ma quel che si può affermare, prendendo in prestito proprio le parole del nipote della protagonista, è che Maria, donna, volitiva, temeraria, per i suoi tempi “oltre i tempi”, con questo romanzo è finalmente “tornata a casa”.

Naturalmente con Storie, Libri e Cucina non finisce qui: vi ricordiamo il prossimo appuntamento il 23 giugno alle 21 in Piazza Marina con la presentazione de La cucina verde di Lucia Papponi (Fabbri Editori, pp.216) e tante altre “prelibate” curiosità.

A cura di Carol Serafino