«Come già fatto personalmente, desidero esprimere anche pubblicamente un sincero ringraziamento al Sindaco di Barletta per tutti gli sforzi e l’impegno che ha profuso nella tortuosa vicenda Teatro Pubblico Pugliese». Questa la nota di Giuliana Damato, che gestisce una nota libreria nel centro storico di Barletta, già Consigliere comunale del Partito Democratico durante la consiliatura di Pasquale Cascella, in seguito alla notizia annunciata da Rosa Cascella, segretaria uscente del PD barlettano, per la sua bocciatura all’interno del CdA del Teatro Pubblico Pugliese come indicata dal sindaco Mino Cannito; senz’altro ci saranno delle motivazioni politiche per cui questa candidatura non è andata a buon fine.

«La sua proposta di indicarmi in rappresentanza del nostro territorio nel consiglio di amministrazione mi ha immensamente lusingata, ha rappresentato un bellissimo riconoscimento del lavoro che quotidianamente svolgo e, non lo nascondo, mi ha anche stupita: non è usuale che gli amministratori rivolgano lo sguardo a persone con una storia politica distante dalla propria, decidendo addirittura di valorizzarne le qualità mettendole a servizio di un progetto comunitario.

Ringrazio per l’intenzione, l’intensità nella lotta e l’apertura mostrata, lui e tutti coloro che si sono spesi per riconoscere alla nostra città il peso che meritava in una delle maggiori agenzie culturali di Puglia.

Sul piano personale continuerò ad impegnarmi con gioia e passione nel mio lavoro di libraia, considerato dai più un’attività commerciale ma che – sono certa – ha un impatto non insignificante sulla nostra città e soprattutto sui suoi giovani.

Resta solo un po’ di amarezza per l’opportunità negata alla nostra Barletta, che avrebbe meritato – lei, non di certo io – un riconoscimento adeguato per quanto da decenni esprime sul piano culturale attraverso il magnifico Teatro Curci e le sue attività. Parliamo del terzo teatro più importante di Puglia, dopo il Piccinni di Bari e il Giordano di Foggia. Peccato che lo riconoscano tutti i cittadini della nostra provincia, che continuano a riempirlo anno dopo anno partecipando e abbonandosi, e non alcuni sindaci che hanno invece mostrato miopia, ostinazione e chiusura rispetto alla proposta di Barletta.

Sono certa tuttavia che la collega andriese Viviana Peloso scelta per rappresentarci – e con essa l’intero cda a cui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro – sapranno lavorare perché intorno al Curci si possano costruire vere politiche culturali “di territorio”».