”Miky is on fire”. L’assonanza con il ritornello di ”Freed from desire” si adatta bene per indicare l’ottimo momento di forma dell’attaccante del Barletta Michele ”Miky” Scaringella, andato in gol ieri nello scontro diretto playoff vinto dai biancorossi contro l’Altamura.

Quello contro i murgiani è stato infatti il quarto acuto nelle ultime cinque partite per l’attaccante coratino, elogiato in conferenza stampa anche da mister Francesco Farina che ha individuato in lui ”l’elemento che è mancato al Barletta da inizio stagione per risolvere le partite in bilico”. Sì, perché numeri alla mano, se si escludono Loiodice e Lattanzio che sono a disposizione da inizio stagione, Scaringella è l’elemento più prolifico in casa biancorossa. Arrivato a dicembre dalla Nocerina come ”gregario” del più rinomato Matteo Di Piazza, il centravanti ex Fidelis Andria e Matera tra le tante è riuscito pian piano a scalare le gerarchie con prestazioni in costante crescita nell’ultimo mese.

Dopo un paio di buone occasioni non sfruttate contro Afragolese e Martina, la data spartiacque è stata quella dello scorso 5 marzo, in occasione del 3-3 con il Casarano, quando un suo preciso colpo di testa è valso il momentaneo 2-2. Sempre procedendo a fari spenti, non rientrando nell’undici titolare, Scaringella e la sua spettacolare conclusione al volo sono state forse le uniche ”luci” nel pesante 1-4 incassato con il Brindisi prima della sosta. Un gol inutile ai fini del risultato, ma che probabilmente ha dato ulteriore dose di consapevolezza al ragazzo e, al tempo stesso, ha spinto Farina, nonostante il rientro di Di Piazza postsqualifica, ad affidargli le redini dell’attacco nelle ultime due partite. Risultato? Due gol consecutivi nel giro di quattro giorni da ”rapace d’area”, che hanno permesso al Barletta di blindare virtualmente i playoff.

Quota sei, se si includono anche le due realizzazioni con la maglia rossonera della Nocerina, per Scaringella, che, pur non avendo avuto in carriera numeri da goleador, ha dalla sua l’esperienza e il fatto di esser stato sempre al centro del progetto di club ambiziosi. Matera, Andria e, nell’ultima stagione, Giugliano, facendo coppia con l’esperto Ferrari per riportare i gialloblu in Serie C dopo sedici anni. Segno che il senso di sacrificio e l’umiltà messi al servizio della squadra sono ancora due componenti importanti nel mondo del calcio: Barletta si gode uno Scaringella in formato super.

A cura di Giacomo Colaprice