Ancora lunga la battaglia per rendere Barletta una città inclusiva a tutti gli effetti. Quello relativo alle barriere architettoniche è un tema da sempre dibattuto e a tratti controverso.

Dopo le novità degli ultimi tempi, che lo scorso mese hanno visto la consegna accanto allo Stabilimento Balneare Militare sulla Litoranea di Levante di due sedie JOB, insieme all’inaugurazione di una passerella di accesso al mare (corredata da cabina, spogliatoio e bagno chimico) per persone diversamente abili, progetto speculare a quello destinato alla Litoranea di Ponente nella spiaggia libera dopo i lidi privati, le criticità però purtroppo ancora sopravvivono.

La raccolta di testimonianze di alcuni utenti affetti da disabilità ha aperto una finestra dialogica, uno spaccato di riflessione su alcuni degli interventi che l’amministrazione dovrebbe necessariamente valutare per trasformare definitivamente Barletta in un luogo di uguaglianza e di pari opportunità.

Come da loro ricordato, risale al 2020 la riunione del Consiglio comunale per discutere il documento di Rendiconto di gestione finanziaria del 2019. Fra i provvedimenti approvati tre anni fa, gli 8mila euro confluiti nella installazione di pedane più ampie per consentire agli individui disabili l’arrivo al bagnasciuga.

Un progresso per Barletta che sicuramente non li ha lasciati scontenti, ma che ha ancora delle falle: mancano le zone d’ombra previste dalla proposta.

Soprattutto con le temperature elevate e il caldo anomalo avuti questa estate più che mai sarebbe stata necessaria una copertura che consentisse refrigerio ma che allo stato attuale ancora non c’è e che non dovrebbe mancare in una città di mare. Ma le considerazioni non si fermano a questo.

Stando ai requisiti richiesti dal bando regionale volto a finanziare provvedimenti di questo tipo nei comuni costieri muniti di Piano Comunale delle Coste a norma, la Città della Disfida risulta assolutamente idonea.

In proposito, una determina della Regione Puglia datata dicembre 2022 e successivamente maggio 2023 dichiarava di destinare “20mila euro a titolo di contributo per la realizzazione di interventi volti a garantire, alle persone diversamente abili, un’agevole e sicura accessibilità e fruibilità delle spiagge di Barletta adibite alla libera balneazione”.

Fra i lavori pubblici previsti, pedane in wood plastic composite per garantire il massimo della stabilità; piazzola per il parcheggio di autovetture da destinare agli utenti; bagno chimico; spogliatoio ad apertura doppia e finestre; pannelli muniti di segnaletica per disabili siti all’ingresso della spiaggia e del mare di Barletta.

Tuttavia ad oggi, nonostante i provvedimenti effettivamente attuati dall’amministrazione comunale, i comfort sono ancora lacunosi: mancano pensiline e zone d’ombra, così come i servizi igienici non sono muniti di docce che sarebbe necessario implementare, insieme ad un allaccio idrico/fognante.

Soprattutto, risulta inderogabile coinvolgere la presenza di personale assistenziale che possa accompagnare l’utente in mare, aiutandolo sia per l’accesso che per l’uscita dall’acqua.

Sulla Litoranea di Ponente oltretutto, nei pressi della spiaggia attrezzata, uno dei mattoni della passerella è rotto, risultando pericolante per tutti i passanti.

Questo processo di ampliamento del bacino d’utenza andrebbe destinato a tutte le spiagge libere, e non solo ad alcune, consentendo fruibilità e fruizione sia a persone diversamente abili che non.

La finalità sarebbe evitare cesure o divisioni e creare i margini per una città attrezzata che garantisca a tutti i suoi cittadini gli stessi servizi e le stesse possibilità in modo equo, senza delimitare le “aree per disabili” con delle corde, come ad esempio è stato fatto sulla Litoranea di Levante, accanto allo Stabilimento Balneare Militare.

Non a caso fra le altre proposte messe in rilievo, sicuramente l’installazione di alcuni ascensori presso il Castello Svevo, internamente purtroppo non di facile accessibilità per le persone con disabilità, il miglioramento degli ingressi sui mezzi di trasporto, un contributo di abbonamento per gli stessi che preveda più di una sola corsa al giorno, oltre che una generale manutenzione del manto stradale, anche e soprattutto in prossimità delle rampe, per evitare spiacevoli imprevisti.

Consci delle migliorie che, lentamente, Barletta è riuscita ad ottenere, ma anche consapevoli che nulla va lasciato al caso o dato per scontato, gli utenti propongono di rilanciare queste proposte di intervento per il prossimo bilancio, in modo che possa venire destinata una parte del bilancio comunale (quella necessaria) ad interventi strutturali con un unico obiettivo: fare di Barletta una città completa, che possa essere godibile e funzionale per tutti, senza nessuna distinzione.

A cura di Carol Serafino