“Mentre la città annaspa tristemente alle prese con mille problemi irrisolti, il sindaco è in preda a una crisi d’identità. Non sa più a chi rivolgersi per non essere ostaggio della sua stessa maggioranza”. Così in una nota il gruppo consiliare del Partito Democratico.

“Quello che sta avvenendo in queste ore – spiegano i dem – assume i tratti di una tragicommedia che purtroppo non fa sorridere, perchè a pagarne le spese sono i cittadini. Cannito è ormai in totale stato confusionale. Domenica si definiva socialista e manifestava la sua nostalgia per i tempi che furono incontrando esponenti del Pd cui chiedeva aiuto. Lunedì, invece, si definiva di centrosinistra indicando Michele Emiliano come riferimento politico. Martedì, ricordandosi di essere un sindaco di centrodestra, convocava i suoi capigruppo negando di aver mai avuto ripensamenti sul suo modo di essere e definendosi, come al solito, vittima di complotti e fraintendimenti. Povero sindaco, il suo ormai consueto vittimismo ci fa quasi tenerezza, per non dire pena. Finita qui? Assolutamente no. Il mercoledì, sempre più convinto di essere di centrodestra, si reca a Roma per chiedere aiuto ai coordinatori regionali di quella che dovrebbe essere la sua coalizione (ormai vale tutto) i quali, bontà loro, rinnovano la fiducia nella sua persona e nel suo operato. Incredibile, ma vero.

A questo punto – proseguono i dem – non sono esclusi colpi di scena. La settimana è ancora lunga e tra giovedì e venerdì potremo avvistare Cannito a colloquio con Giuseppe Conte per aderire al Movimento 5 Stelle o magari con Matteo Renzi e Carlo Calenda per spostarsi un po’ più al centro. Mentre Cannito continua nella sua triste ricerca della soluzione alla crisi noi gliene consigliamo una. Sindaco – concludono i democratici – prenda atto del suo fallimento e liberi una volta per tutte questa città dall’incapacità e dall’inconcludenza”.