Il Comitato degli Idonei Collaboratori Amministrativi ASL Puglia torna a sollecitare i vertici della sanità regionale. In vista della riunione dei direttori generali del sistema sanitario regionale con i vertici del dipartimento e dell’assessorato per l’aggiornamento dei fabbisogni di personale, vogliamo rinnovare il nostro appello affinché venga attuato lo scorrimento della graduatoria dei Collaboratori Amministrativi.
A meno di un anno dalla scadenza della graduatoria del Concorso unico regionale per collaboratori amministrativi, ex categoria D, indetto dall’ASL BT, sono ancora presenti circa 270 idonei pronti ad essere impiegati per potenziare l’apparato amministrativo della sanità pugliese.
Si riscontrano numerose carenze di personale amministrativo in molte strutture del sistema sanitario regionale, come denunciato ripetutamente dai sindacati di categoria. Le procedure per il disbrigo delle pratiche superano regolarmente i tempi previsti, mettendo a rischio l’integrità del sistema. Se i cittadini, collettivamente, decidessero di opporsi per mancate risposte entro i termini previsti dalla legge, il risultato sarebbe il caos.
Un problema ancor più grave è rappresentato dal sottodimensionamento degli uffici, che comporta enormi ritardi gestionali e accumulo di pratiche non risolte. Il rischio concreto è che molte ASL non dispongano di personale sufficiente negli uffici tra l’estate e la fine dell’anno, causando possibili ritardi nei pagamenti degli stipendi al personale. Questo è un rischio che assolutamente dobbiamo evitare!
Inoltre, i recenti ingressi di personale amministrativo si sono dimostrati largamente insufficienti, non hanno risolto il problema dell’efficienza del sistema sanitario. Non sono pochi i nuovi assunti che, appena possibile, preferiscono lasciare le ASL per migrare verso altre amministrazioni, anche in categorie inferiori, per la situazione di ristrettezze e trascuratezza in cui versa tutto il comparto amministrativo sanitario.
La scadenza della graduatoria comporterebbe anche la necessità di indire un nuovo concorso, il cui costo organizzativo e gestionale potrebbe essere fino a tre o quattro volte superiore rispetto a quello concluso nel 2022. Di conseguenza, il sistema sanitario regionale potrebbe non disporre delle risorse economiche necessarie per bandire un altro concorso in tempi brevi, acuendo ulteriormente la carenza di personale.
Di qui la necessità di autorizzare, nel breve, un corposo scorrimento per tutte le strutture sanitarie regionali, ora che c’è ancora una graduatoria in corso di validità da cui poter attingere nuove risorse. Tenendo in debito conto il numero dei pensionamenti e dei contratti a tempo determinato in scadenza che non potranno essere rinnovati. Prima che scada la graduatoria, perché dopo sarà troppo tardi!