È tornato a riunirsi a Barletta il Consiglio comunale, presso la sala consiliare di via Zanardelli , in seduta pomeridiana per un monotematico sulle principali questioni ambientali che attanagliano la città. Altro appuntamento è quello previsto per questa mattina con la presentazione dello schema di Bilancio di previsione 2024.

La seduta monotematica, richiesta come da regolamento, dalle associazioni ambientaliste locali, è stata presentata da uno dei consiglieri firmatari sostenitori, Michela Diviccaro. Sono intervenuti brevemente i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, oltre al rappresentante della Consulta Ambiente, Gigi Cappabianca; Alessandro Zagaria di Uniti x l’Ambiente ha posto l’attenzione sulla necessità di monitoraggio e controllo del traffico veicolare che incide sulla salubrità dell’aria in città, così come un maggiore controllo delle aziende “insalubri” che insistono sul territorio cittadino, inoltre accendendo un faro sull’annosa questione della discarica di San Procopio nei pressi del borgo Montaltino; è intervenuto Raffaele Corvasce per Legambiente tornando a far riflettere sulle necessarie prescrizioni «non sempre rispettate» per il rilascio dell’AIA a certe aziende, questione che dovrà essere affrontata al più presto visto l’imminente rinnovo; Michele Chiariello dell’Associazione Operazione Aria Pulita che ha denunciato al Consiglio la non pubblicazione da parte dell’ARPA Puglia dei dati della centralina di monitoraggio dell’aria situata presso il parcheggio dell’Ipercoop, inoltre anche la Buzzi «non pubblica i suoi dati nonostante lo sforamento delle prescrizioni dell’AIA avvenuta in questi ultimi anni per ben 4 volte». Cappabianca ha inoltre sottolineato l’importanza dello strumento partecipativo delle Consulte, perché l’associazionismo è il motore assolutamente attivo nella città di Barletta.

L’intervento della consigliera Scommegna (PD) è stato un richiamo ad assumersi delle responsabilità anche per quanto riguarda il PUG, cioè chiarendo la volontà di delocalizzare la Cementeria e la Timac, processo lungo ma che richiede l’avvio da parte delle istituzioni competenti; inoltre è richiesto al più presto l’intervento sul Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) poiché un problema a Barletta di inquinamento grave dell’aria è causato dal traffico veicolare. Questione sottolineata anche dall’intervento del consigliere di maggioranza (Fratelli d’Italia), Gennaro Cefola, consigliere incaricato dal Sindaco per la realizzazione del PUG.

Il sindaco Mino Cannito, in qualità di responsabile della Sanità pubblica sul territorio cittadino ha proposto un emendamento, accettando essenzialmente la richiesta delle associazioni ambientaliste di chiedere il riesame dell’AIA concesso alla Buzzi, come stabilito dalle norme di legge; inoltre invita le autorità preposte a tenere sempre in considerazione le prescrizione dell’ISDE, associazione internazionale dei medici per l’ambiente, riflettendo sull’utilizzo del combustibile (CSS) utilizzato per bruciare i rifiuti; inoltre il monitoraggio dell’aria, acqua e sottosuolo dovrà essere ripetuto in maniera sistematica nel tempo.

Dopo diversi interventi piuttosto composti e produttivi, il provvedimento è stato approvato all’unanimità dei presenti compreso di alcuni emendamenti integrativi.

L’assemblea come di consueto si è aperta con interrogazioni rivolte all’Amministrazione, in particolare il gruppo nel Partito Democratico ha chiesto delucidazioni riguardo all’ennesimo atto vandalico che ha prodotto l’inutilizzo dei servoscala per disabili presso il sottopasso pedonale di via Imbriani. L’intervento previsto riguarda la sostituzione dei due montascale, già danneggiati in più occasioni, che non possono continuare a rappresentare la soluzione migliore poiché presentano una serie di problematiche sia manutentive che da parte degli utenti disabili. Sono “soluzioni tampone” che non vanno a risolvere le situazioni. Nella risposta dell’assessore alle Manutenzioni, Lucia Ricatti, ha sottolineato il ritardo, rispetto a quanto previsto dal progetto finanziato da parte del SISUS, a causa del reperimento dell’approvvigionamento dei materiali da parte di Bar.S.A.