“Entro la metà di maggio sarà conclusa la rimozione dei sedimenti non contaminati dal fondale del porto di Barletta. Poi, dopo lo stop imposto da un’ordinanza della capitaneria che impedisce lo svolgimento di lavori durante la stagione balneare, si riprenderà a dragare per eliminare i sedimenti contaminati”. Così il presidente del gruppo Pd Filippo Caracciolo al termine dell’audizione in V commissione alla presenza di rappresentanti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.

“La presenza attuale di due draghe al lavoro presso l’imboccatura del porto – spiega Caracciolo – permette lo smaltimento di 2000 metri cubi al giorno di sedimenti non contaminati, ciò rende possibile la chiusura dei lavori entro il 15 di maggio, data prevista da cronoprogramma. Nel corso dell’audizione è stato chiarito anche il procedimento relativo allo smaltimento dei sedimenti contaminati”.

“Vista l’attuale indisponibilità della cassa di colmata all’interno della quale depositare i sedimenti contaminati – aggiunge il presidente del gruppo PD – le due autorità portuali interessate hanno provveduto ad individuare un’area di stoccaggio all’interno del porto di Taranto. Quest’area sarà disponibile per 30 mesi, periodo entro il quale la cassa di colmata, sempre in attesa di collaudo, dovrà essere disponibile. L’ammontare dei sedimenti contaminati è pari a 27mila metri cubi, una quantità che potrebbe variare nel caso in cui emergano criticità da campionamenti attualmente in corso. La data prevista per l’inizio dei lavori di rimozione dei sedimenti contaminati è quella del 15 settembre, immediatamente dopo la conclusione dello stop dovuto alla stagione balneare”.

“Entro la metà di maggio – conclude Caracciolo – sarà convocata una nuova audizione per il fare il punto della situazione sullo stato di un’opera fondamentale che la città di Barletta e tutto il territorio attendono da tanti anni”.