I conti non tornano. Il “piatto piange”. Tre punti in quattro partite di campionato. Nemmeno una vittoria in cinque partite ufficiali in stagione, compresa la prima in Coppa Italia. E lo 0-0 casalingo contro il Francavilla in Sinni, dopo la sconfitta di Sarno, ha messo ancor più a nudo le difficoltà del Barletta. Non è mancato l’impegno. Non sono mancate le occasioni. È mancata, però, la cosa più importante nel gioco del calcio: il gol. Quello che fa realmente la differenza. Il motivo?

Scenario inimmaginabile alla vigilia dell’esordio in campionato: Barletta a -9 alla capolista Fasano, dopo quattro giornate. Tempo per rimediare, ovviamente, ce n’è. Mai i punti dalla vetta non sono pochi. I fischi dalla tribuna, al termine della partita con il Francavilla in Sinni, ci sono stati. Ci sono stati, però, anche gli applausi di una Curva Nord che ha apprezzato l’impegno. Quello, tuttavia, non può bastare. Al Barletta servono i gol. Servono le vittorie. Servono i (tre) punti.

Domenica è di nuovo campionato, con il terzo atto del trittico in otto giorni. C’è Manfredonia-Barletta per la quinta giornata: fischio d’inizio al “Miramare” previsto alle ore 15.30, naturalmente in diretta su Telesveva. Torneranno a disposizione per l’occasione, dopo la squalifica, sia Bonnin in difesa che Sasanelli nell’assortimento offensivo. Sarà solo il 28 settembre, ma il Barletta, sempre in attesa di novità di mercato, non potrà già più sbagliare.

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