«Come Forum Salute e Ambiente abbiamo sempre rivendicato il percorso che ha portato più di milleduecento persone  a sottoscrivere le nostre due delibere sulla strategia rifiuti zero e il monitoraggio delle aziende insalubri». Tornano sul tema “rifiuti zero” Angelo Dileo e Sandra Parente del Forum Salute e Ambiente. «Un percorso autonomo, dal basso, che ha costruito la sua forza tramite la discussione e la partecipazione dei cittadini che non si sono limitati a mettere una firma, ma hanno partecipato alle numerose mobilitazioni e incontri organizzati. A più di un mese dal consiglio comunale che ha stravolto quelle due delibere, siamo ancora più convinti che questa sia la strada maestra da intraprendere per imprimere un effettivo cambiamento nella realtà ambientale, sanitaria e sociale di questa città depredata dei suoi beni comuni più essenziali. Non tanto per una presa di posizione astratta, ma perché è ormai evidente che quelle istituzioni che sulla carta avrebbero dovuto adempiere al loro dovere di salvaguardia del tessuto ambientale di Barletta e dei suoi abitanti hanno scientemente deciso di volgere lo sguardo dall’altra parte; più precisamente, dalla parte dei responsabili del disastro ambientale e di quei potentati economici di cui i nostri consiglieri non sono neanche riusciti a pronunciare il nome durante quella farsesca seduta in cui si azzoppò la delibera sulla strategia rifiuti zero e si cercò di svuotare completamente quella sul monitoraggio delle aziende insalubri (fortunatamente ritirata in extremis prima che un eventuale e probabilissimo scempio la rendesse lettera morta). A confermare il quadro di volontaria sclerotizzazione delle attività dell’amministrazione in merito, ci si mette anche un perdurante silenzio interrotto sporadicamente dalle sparute manifestazioni mediatiche di questo o quel politico volte o a far passare minuzie come roboanti e decisive soluzioni (avendo anche la poca decenza di farle passare come “fatti concreti”) o a sfoggiare la rassicurante e pacata maschera di chi, stupidi noi che chi preoccupiamo, sta già risolvendo tutto grazie alla lungimiranza amministrativa dispiegata in qualche protocollo d’intesa… Inutile dirlo, la realtà che si cerca di coprire con queste fumose  esternazioni è radicalmente diversa e ben meno confortante. La realtà è che, ad esempio, nel bilancio approvato di recente, non c’è alcuna voce che possa essere riferita a una presa in carico della questione, a eccezione dell’acquisto di una centralina mobile che dovrebbe rilevare la qualità dell’aria ma che rivela molto più chiaramente un tentativo maldestro di spacciare a mo’ di contentino uno strumento semplicemente inadatto a un monitoraggio serio delle matrici ambientali e dell’impatto sanitario delle aziende che inquinano. Tutto questo è perfettamente in linea con il tanto declamato, e tanto inutile, protocollo d’intesa su un generico “monitoraggio” ambientale promosso da quei Consiglieri Regionali del Partito Democratico, Caracciolo e Mennea, che in tutti questi anni non hanno fatto assolutamente nulla.  “L’ammuina” creata in questi ultimi mesi è volta a mascherare la strategia di mantenimento dello status quo della classe politica sul disastro ambientale, tant’è che il fantomatico tavolo di confronto proposto dopo il Consiglio Comunale sulla delibera non è mai stato né convocato né ha avuto luogo.

locandina 26 maggioQuesto non ci preoccupa perché abbiamo più volte sperimentato sulla nostra pelle quanto questi incontri con le istituzioni siano inutili e incapaci di produrre risultati.

Ormai sono sotto gli occhi di tutti le ragioni per cui è necessario che questa delibera sia ricalendarizzata e votata senza apporre stravolgimenti; da anni denunciamo lo scempio ecologico che in nome del profitto di qualche azienda viene lasciato libero di perdurare e di aggravarsi, ed è da anni che l’elusività inconcludente che abbiamo trovato sul fronte istituzionale assume i tratti inconfondibili della difesa degli interessi dei pochi. Non lasceremo cadere la questione nel dimenticatoio e lo faremo con i mezzi che ci sono propri. Per questo rilanciamo la discussione e il confronto sulle delibere di iniziativa popolare con un sit-in presso il Palazzo di Città Giovedì 26 Maggio( ore 17:30), con microfono aperto a tutti, per riprendere la costruzione di un percorso dal basso di mobilitazione in grado di creare l’alternativa necessaria al disastro ambientale e ai suoi responsabili».