«Negli ultimi giorni la caduta di una parte del solaio all’interno della scuola D’Azeglio di Barletta proprio a ridosso della ripresa dell’anno scolastico ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza – questo l’intervento del consigliere comunale e regionale e presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo sul tema del servizio di verifiche ispettive di cui alla legge n. 10 introdotto con la legge n. 10/91 con le successive modifiche compreso il DPR del 16 Aprile 2013 n. 74 – In materia di sicurezza sappiamo che la prevenzione è il modo migliore per evitare i danni. Registro in proposito una forte distonia tra l’attenzione tanto sbandierata a parole dall’amministrazione comunale in materia di sicurezza ed i risultati prodotti mediante l’azione amministrativa. In particolare mi riferisco all’inosservanza da parte del Comune di Barletta di quanto previsto dalla normativa sul servizio di verifiche ispettive di cui alla legge n. 10 sugli impianti termici. La materia è stata più volte oggetto della mia iniziativa politica e dei miei pubblici interventi. Sempre finora invano. A più riprese abbiamo come gruppo consiliare del Partito Democratico sollecitato la dovuta attenzione sul punto all’amministrazione che ancora oggi mi risulta essere del tutto inadempiente rispetto agli obblighi previsti dalla legge.

Tramite una proposta, approvata dalla Commissione Bilancio del Comune di Barletta in data 13 Aprile 2015, ho provato quasi un anno e mezzo fa a richiamare l’amministrazione comunale citando la sicurezza proprio tra le principali finalità da perseguire. Il Comune di Barletta ha attivato tutte le procedure tra cui l’istituzione dell’ufficio energia senza però porre in essere le dovute verifiche ed ispezioni, indispensabili proprio ai fini della sicurezza. Tale inadempienza ha un doppio risvolto negativo perché non garantisce la sicurezza dei singoli impianti, quindi dei cittadini, e arreca un danno economico alle casse comunali in assenza delle verifiche del dovuto pagamento del contributo per le attività ispettive. In occasione della seduta del consiglio comunale del 30 Aprile 2016 con all’ordine del giorno il tema del Bilancio è stato approvato su proposta del PD l’emendamento relativo al servizio di verifiche ispettive di cui alla legge n. 10. Ciò è avvenuto per la seconda volta a distanza di un anno. Dal consiglio comunale del 30 Aprile 2016 sono passati inutilmente oltre quattro mesi. La vicenda presenta vari aspetti gravi: si va dalla possibile richiesta di danno erariale per la mancata applicazione dell’indirizzo politico a carico di chi è responsabile di tale inadempienza, all’incapacità amministrativa di dar seguito a quanto stabilito e votato in consiglio comunale sino – e questo è mio avviso l’aspetto più grave  – all’assenza della tutela della sicurezza dei cittadini. Mi chiedo dunque – conclude Caracciolo – la sicurezza è una priorità solo a parole? Chi si assume la responsabilità di una mancanza che si prolunga da anni? L’augurio è che la risposta arrivi con i fatti altrimenti non ha senso piangere dopo le tragedie quando non si muove un dito per tutelare la sicurezza neanche a fronte di atti formali».