Dario Damiani

«Aggirare gli ostacoli sembra ormai essere diventato da tempo “lo sport” preferito dalla nostra Amministrazione comunale – questo il commento del consigliere comunale-capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani – che naviga a vista con numeri risicati e in bilico a ogni seduta, incapace di definire una rotta e portare avanti un percorso condiviso. Ma quando dalla precarietà politica si sconfina nella “creatività” tecnico-amministrativa, i miei doveri di rappresentante dei cittadini in Consiglio comunale mi impongono di intervenire con atti formali, che vadano oltre la consueta dialettica tra opposizione e maggioranza che si consuma in Aula. In questi giorni (oggi pomeriggio in prima convocazione, ndr) è convocata una seduta di Consiglio comunale che annovera tra i punti in discussione ben tre ratifiche di delibere di Giunta su variazioni d’urgenza al Bilancio, più altri provvedimenti di natura finanziaria quali debiti fuori bilancio, modifiche ai regolamenti di contabilità e dei controlli interni, bilancio consolidato, presa d’atto, oramai scaduta nei termini, di una sentenza proprio della Corte dei Conti. Ma se analizziamo gli argomenti oggetto delle suddette variazioni di bilancio ci rendiamo conto agevolmente della mancanza dei presupposti di urgenza, trattandosi di situazioni non impreviste né imprevedibili. Il caso più eclatante riguarda, per esempio, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile PUMS per il quale la Giunta con urgenza prevede una variazione di euro 50.000 subito esecutiva per l’affidamento di un incarico ad un professionista esterno al Comune,  come anche Casa De Nittis, un progetto non certo una calamità naturale, per finire con la variazione generale al bilancio per oltre 5 milioni di euro dicasi anche assestamento per la portata della variazione stessa, l’ennesima variazione di questo anno finanziario, con la quale si spostano somme da un capitolo di bilancio ad un altro senza alcuna motivazione di sorta ma solo per equilibrare lo stesso o accontentare politicamente qualche settore rispetto ad altri. Cosa accadrebbe se la delibera di Giunta non dovesse essere approvata dal Consiglio comunale? Il relativo importo diventerebbe l’ennesimo debito fuori bilancio di questa e delle precedenti amministrazioni di centrosinistra, a dimostrazione di una condotta amministrativa e politica un po’ troppo ballerina, che abusa costantemente con atti di Giunta di variazioni urgenti al Bilancio senza averne motivazione, snaturando così il bilancio di previsione approvato dal Consiglio come strumento di programmazione economica, oggi appunto chiamato DUP documento unico di programmazione. Una modalità di gestione della finanza pubblica inaccettabile, che mi appresto a segnalare in queste ore all’attenzione della Procura Generale della Corte dei Conti per le opportune e doverose verifiche di legittimità. Con queste soluzioni “innovative” i nostri amministratori eludono procedure e tempistiche che non sono in grado di rispettare: frammentando infatti attraverso una pluralità di variazioni quella che dovrebbe correttamente essere una manovra generale di assestamento del Bilancio, l’Amministrazione comunale aggira l’ostacolo della scadenza dei termini, rinviando l’approvazione di atti su cui non vi è mai l’accordo della maggioranza. Un modus operandi sul filo della legittimità, che espone a responsabilità personali e patrimoniali anche i singoli consiglieri comunali che dovessero avallare tali procedure; una gestione priva di programmazione che procede soltanto attraverso atti urgenti o presunti tali, mentre la città necessita di prospettive di lungo periodo per risollevarsi dal baratro economico-sociale in cui si trova. Tutto questo verrà da me portato all’attenzione della Corte dei Conti, per le valutazioni del caso da parte dell’Organo di vigilanza contabile degli enti pubblici».