«Riprendiamoci Barletta! Non è uno slogan ma è un invito a tutti i barlettani e tutte le forze politiche e civiche cittadine, che intendono la politica come atto d’amore per un territorio e non come un impegno lavorativo, basandosi sui valori di lealtà e coerenza e che si oppongono allo scempio di una Barletta mal governata da un centro sinistra che da tanti anni ha in mano la nostra città e vogliono contribuire alla rinascita e al rilancio della stessa».

«E’ con questo appello che, durante una conferenza stampa che ha avuto luogo giovedì della scorsa settimana, è cominciata la campagna elettorale delle forze politiche che compongono la coalizione, che a livello nazionale vede alleati Berlusconi, Salvini, Meloni e la cosiddetta quarta gamba di “Noi con L’Italia” (anche se alla conferenza erano assenti i fittiani, rappresentanti locali di “Direzione Italia”), in vista della doppia competizione elettorale: per eleggere il nuovo Parlamento nazionale il prossimo 4 marzo, e per le Elezioni Amministrative di fine primavera per Palazzo di Città.

L’elaborazione di un progetto comune teso a sfruttare le potenzialità sociali, economiche e produttive è stato condiviso da: Giovanni Ceto, coordinatore cittadino di Forza Italia; Stella Mele, segretaria cittadina di Fratelli d’Italia; Giuseppe Palmitessa, segretario cittadino della Lega; Carlo Leone, vicesegretario regionale di Rivoluzione Cristiana; Genesio Piccolo, segretario cittadino della lista civica Cantiere Barletta NOI Ripartiamo; Mariella Caggia, referente di Idea Popolo e Libertà.
Presenti all’incontro anche i due consiglieri comunali del centrodestra, Dario Damiani (FI) e Flavio Basile (Lega).
Chiaro il programma presentato dai dai segretari e referenti dei partiti che compongono la suddetta coalizione che “correrà” per le amministrative 2018: riportare Barletta ai vecchi fasti, quando era la città capofila del territorio, il punto di riferimento del nord barese. Oggi invece in confronto alle città limitrofe come Andria, Trani, Bisceglie e Molfetta siamo diventati il fanalino di coda. Questo a causa di una amministrazione di centrosinistra i cui fallimenti sono sotto gli occhi di tutti.

Se qualcosa si può salvare di questa amministrazione comunale, sono unicamente le iniziative proposte e votate dai consiglieri di centrodestra Damiani e Basile. A titolo di esempio il consigliere Basile, presidente della commissione lavori pubblici, ricorda ciò che grazie al loro impegno è stato fatto: dall’avvio dei lavori in via Einaudi, al salvataggio dei lavoratori della Global Service; dal cambio della destinazione d’uso dei capannoni di via Trani alla trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà delle cooperative edilizie.
Barletta ha bisogno di una terapia d’urto, di voltare pagina; ha finalmente bisogno di una amministrazione che si occupi concretamente dei problemi della città.

Bisogna occuparsi urgentemente delle questione ambientale, dell’inquinamento, dei canali che sfociando nel nostro mare inquinano e limitano lo sviluppo turistico della città.
Un piano di viabilità urbana; Barletta soffoca nel traffico. Manutenzione delle strade, ponti e sottovia. Un piano di potenziamento del trasporto pubblico urbano che includa anche la diffusione della cultura all’uso del mezzo pubblico che garantirebbe una riduzione del traffico e dell’inquinamento.

Il potenziamento della rete della fogna bianca che è causa di allagamenti in diverse zone della città quando piove.

Un progetto organico di riqualificazione della ex distilleria (che sino ad oggi per gran parte rimane un rudere pericolante e pericoloso, con qualche estemporanea iniziativa di recupero).

Un piano per lo sviluppo dei settori commercio, industria e turismo.
Un piano di sviluppo turistico della litoranea di ponente (evitando speculazioni edilizie).
Un piano di valorizzazione del grande patrimonio storico-artistico-culturale che Barletta possiede.
Un piano di revisione dei tributi locali finalizzato alla riduzione degli stessi (ad oggi tra i più alti in Italia).

Un centrodestra, una squadra, composta non da persone che vivono di politica, ma da persone provenienti dal mondo del lavoro, imprenditori, professionisti, lavoratori, persone non inquinate dalla vecchia politica, che intende realizzare il programma elettorale esposto con metodi manageriali; condividendo programmi e metodi con gli imprenditori, con i cittadini, attraverso la costituzione di tavoli tecnici; utilizzando finanziamenti europei e cofinanziamenti pubblico-privato, che in altre città ha avuto notevole successo.

Una rivoluzione che interesserà anche i quadri dirigenziali del comune, che dovranno avere adeguate capacità e competenze richieste dai nuovi programmi; dirigenti che invece sono spesso ritenuti causa di notevoli ritardi e disservizi dai cittadini stessi.
Barletta ha urgente bisogno di voltare pagina. Una alternativa a questo centrosinistra esiste, sostiene il consigliere Dario Damiani, e quella alternativa al centrosinistra siamo noi.

Proseguiranno pertanto le attività della coalizione di centrodestra e nei prossimi giorni saranno aperti diversi comitati elettorali che saranno anche dei punti d’ascolto attraverso i quali i cittadini potranno esprimere il loro parere sui nostri programmi e presentare nuove idee.
Assistiamo ad una corsa a sedersi al tavolo con il PD che è solo una corsa alla poltrona.
I cittadini pretendano un po’ di serietà dalla politica barlettana!»