Un patrimonio aziendale da circa 8 milioni di euro che da oggi avrà un amministratore giudiziario dopo l’esecuzione di un decreto emesso dal tribunale di Bari per possibili infiltrazioni mafiose. Si tratta di una ditta di costruzioni, con sede legale a Barletta, la EDIL SA.MI S.a.s.. 8 fabbricati, 8 terreni edificabili e 4 autovetture di grossa cilindrata il patrimonio sottoposto ad amministrazione giudiziaria da parte dei Carabinieri.

Le indagini, sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ed hanno consentito di riscontrare parentele, da parte degli organi sociali, con elementi di spicco del clan “Cannito-Lattanzio” di Barletta. In particolare un 67enne, pluripregiudicato, già sorvegliato speciale di P.S., e ritenuto già il cassiere del clan. Allo stesso uomo, nel mese di settembre del 2013, fu applicato un altro sequestro di beni da circa 52 milioni di euro, divenuto definitivo nel marzo del 2018.

In particolare l’attività investigativa ha permesso di delineare un articolato e sintomatico quadro in cui si ritiene concreto il rischio di infiltrazione mafiosa nella ditta barlettana. Attraverso questa società, il tribunale, ha ravvisato un pericoloso veicolo di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto socio economico legale.