Esattamente un anno fa, presso l’Istituto Archimede di Barletta – Andria, prendeva il via l’iniziativa “Natale tempo di Allena…menti” realizzata con il patrocinio del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità.

L’idea era quella di realizzare uno spazio fisico organizzato per gli studenti, ed in particolare quelli con disabilità e con bisogni educativi speciali, per lo svolgimento di attività ludiche. Da quando Roger Coillois diceva: “Il gioco è circondato dal discredito” ne è passato di tempo ed il gioco, per fortuna, ha acquisito via via sempre più credibilità ed importanza anche nell’ambito della scuola.

Il gioco, però, soprattutto nella scuola viene inteso, quasi sempre, come gioco educativo (in pratica un ossimoro!) mentre i docenti referenti dell’Archimede volevano realizzare un vero e proprio laboratorio dedicato al gioco senza porsi altro obiettivo immediato se non il piacere di giocare.

Così, fra i giochi acquistati ha trovato ingresso il mancala, un antico gioco africano …….. oppure il ludo ….., ed anche il gioco dell’oca…. Il Dott. Giuseppe Tulipani, garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, aveva creduto fortemente nell’iniziativa dei docenti dell’Archimede culminata in una bellissima giornata di festa del dicembre scorso durante la quale, con sensibilità e gioia, si è messo in gioco con i nostri studenti e con tutta la comunità scolastica.

Ora che il dott. Tulipani non c’è più, il dirigente scolastico dott.ssa Anna Ventafridda e tutto l’Istituto “Archimede”, ricordano con grande affetto e stima un uomo che sapeva ascoltare con il cuore, in grado di cogliere con generosità ed empatia le esigenze delle persone più fragili, offendo loro opportunità concrete.

Il progetto non sì è fermato al periodo natalizio ma si è trasformato in un permanente laboratorio ludico con attività strutturate, dove gli studenti, attraverso il gioco, sviluppano non solo abilità tattico – strategiche ma anche e soprattutto lo spirito di collaborazione; favorendo l’elaborazione di scelte consapevoli, la comprensione e la condivisione delle regole in modo gioioso e divertente.

Certo, alla fine anche dietro l’attività più spensierata e ludica vi è sempre qualcos’altro. Diceva Edoardo Galeano, grandissimo scrittore uruguaiano, che il gioco è utopia: “L’utopia è là, all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, Lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi. Per quanto cammini, mai la raggiungerò. A cosa serve l’utopia? Serve a questo: a camminare”.