«Ill.mi Presidente del Consiglio dei Ministri e Prefetto di Barletta Andria Trani,

il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari, sono formidabili opportunità per migliorare il Sistema Paese, ridurre le disuguaglianze, migliorare i livelli occupazionali, accrescere i processi economici e sociali attraverso un nuovo modello di sviluppo.

La Governance delineata dal PNRR, come noto, è definita nella legge 108/2021 e prevede espressamente la partecipazione degli attori economici e sociali, sia a livello nazionale che regionale e locale.

In questa prospettiva, il Tavolo Permanente per lo Sviluppo Territoriale istituito presso la Prefettura rappresenta un utile e necessario strumento di coordinamento istituzionale e di partecipazione delle parti economiche e sociali riunite nel PES BAT, una cabina di regia provinciale per garantire che le proposte di ciascun comune siano parte di una strategia integrata a scala provinciale, così come per altro delineato nel documento NEXT GENERATION BAT da noi proposto agli enti locali del territorio e condiviso il 19 aprile dello scorso anno.

A seguito del documento succitato, la Provincia di Barletta Andria Trani ha approvato un atto per avviare il processo di co-progettazione per accedere ai fondi del PNRR e agli altri fondi europei e nazionali, ma i lavori non sono mai partiti.

Con nostra nota del 5 gennaio scorso, inviata a tutti i Sindaci delle Provincia di Barletta Andria Trani e allo stesso Presidente della Provincia, abbiamo sollecitato i tavoli previsti dalla legge 108/2021 e dal collegato Protocollo firmato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Cgil Cisl Uil.

Con nota del 3 febbraio scorso inviata al Commissario Straordinario del Comune di Barletta abbiamo richiesto un incontro per discutere le procedure attivate dal Comune di Barletta per l’attuazione del PNRR e il ruolo del PES BAT, ma non abbiamo ricevuto risposta.

Dalla stampa locale apprendiamo di progetti candidati dai Comuni della Provincia di Barletta Andria Trani ai fondi del PNRR senza un adeguato confronto con lo scrivente PES BAT, senza un’adeguata analisi del contesto territoriale e dei costi di gestione degli interventi proposti, quindi della loro reale fattibilità e utilità rispetto ai bisogni del territorio.

Riteniamo che le proposte che gli enti locali presenteranno sul PNRR e sul PNC, così come sugli altri fondi europei e nazionali, debbano essere il frutto di un processo di coprogettazione con le parti economiche e sociali e non di un processo di mero e formale ascolto da parte degli enti stessi e debbano potersi integrare in una strategia di sviluppo territoriale, così come prevede il regolamento europeo 1060 del 2021 e del connesso Accordo di Partenariato Italia -UE in corso di approvazione.

A riguardo, l’esperienza che stanno facendo i vicini comuni della Città Metropolitana è significativa: il 31 luglio scorso hanno sottoscritto un patto per attuare gli interventi strategici di sviluppo dell’intera area metropolitana, un patto sottoscritto anche dalle organizzazioni sindacali e dalle principali associazioni di categoria, che permetterà all’intera Città Metropolitana di cogliere al meglio le opportunità derivanti dal PNRR e dagli altri fondi europei e nazionali. Il tavolo di lavoro, che vede impegnati anche l’Università di Bari, il Politecnico di Bari, la LUM-Libera Università del Mediterraneo, si riunisce periodicamente.

A seguito di tale atto alcuni comuni hanno avviato propri tavoli di lavoro con le parti economiche e sociali per co-progettare gli interventi comunali coerenti con la strategia metropolitana (Bari, Altamura, Monopoli, Molfetta, Modugno).

Anche altri comuni pugliesi si sono attivati con tavoli di lavoro di co-progettazione, per esempio i comuni di Cerignola e di Lucera.

Inoltre, nella prospettiva tracciata nel su menzionato documento NEXT GENERATION BAT e delle strategie territoriali che potranno essere elaborate nei prossimi mesi, in linea con le previsioni del Regolamento (Ue) 2021/1960 e del connesso Accordo di Partenariato Italia-Ue, occorrerà tener conto di quanto già programmato con il Contratto Istituzionale di Sviluppo della Provincia di Barletta Andria Trani e della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica. I progetti candidati sul PNRR e PSC non possono essere avulsi dal complessivo approccio strategico qui richiamato.

Tutto ciò premesso chiediamo che:

  • la Prefettura, anche in linea con quanto deciso nell’ultimo incontro con i Sindaci e il PES BAT, delinei le procedure operative più opportune per garantire quanto suddetto, riguardo al ruolo che il Tavolo Permanente dello Sviluppo Territoriale può assumere rispetto al PNRR e agli altri fondi europei e nazionali, e all’implementazione delle linee strategiche di governance delineate nel documento NEXT GENERATION BAT;
  • la Presidenza del Consiglio dei Ministri inviti i vari Ministeri impegnati nell’attuazione del PNRR a sorvegliare adeguatamente sulle proposte provenienti dagli enti locali, circa il rispetto delle procedure riguardanti la reale partecipazione delle parti economiche e sociali;
  • il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, in linea con quanto emerso nel corso dell’incontro con il Prefetto e il Presidente della Provincia di Barletta Andria Trani, dia seguito alle procedure di finanziamento e di attuazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo della Provincia di Barletta Andria Trani e favorisca l’inserimento del Sistema Territoriale Retroportuale di Barletta nella Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica».

 

Distinti saluti

 

IL COORDINAMENTO DEL PES BAT

Biagio D’Alberto, Ruggiero Di Benedetto, coordinatori politici

Emmanuele Daluiso, coordinatore tecnico