Ancora una volta il mare è un deposito a cielo aperto di creature disparate. Ne abbiamo avuto riprova proprio in questa prima metà di marzo: alcuni giorni fa, infatti, una vorticosa mareggiata avrebbe probabilmente trascinato a riva molteplici esemplari di fauna marina. Siamo lungo la Litoranea di Ponente a Barletta, nel tratto che conduce a Margherita di Savoia, area in cui è stata ravvisata la presenza di un presunto “serpente”, fortunatamente ancora in vita.

Nonostante la tipica conformazione rettiliforme, l’animale rinvenuto sulle nostre spiagge è però un pesce. La nostra redazione ha parlato con Antonio Binetti, subacqueo ambientalista locale, che ha fornito alcune delucidazioni.

«L’animale è un Dalophis imberbis, comunemente detto biscia di mare – ha spiegato –. Solitamente vive su fondali molto profondi, ma spesso possiamo trovarlo anche sui bassi fondali, dove cerca cibo. Non è raro trovarli qui da noi, anzi, sono ritrovamenti comuni. Durante le mie immersioni a Barletta sia in solitaria che con il nucleo subacqueo di Legambiente, ci sono stati avvistamenti. Vivono insabbiati, il più delle volte non possiamo vederli perché quando si spiaggiano moribondi hanno la forza di insabbiarsi e nascondersi per poi trovare morte».

La domanda a questo punto sorge spontanea: perché si spiaggiano? «Le cause potrebbero essere molteplici – ha proseguito –. Sicuramente alcune di queste possono essere le mareggiate e le forti correnti o la pesca a strascico o palangari. È un pesce commestibile ma è raro trovarlo in commercio nelle pescherie, ragion per cui i pescatori tendono a ributtarlo in mare una volta pescato».

L’esemplare, solitamente di modeste dimensioni, tende a proteggersi con un morso che, per quanto non velenoso, può essere doloroso. Per questa ragione si raccomandano i passanti, in caso di ritrovamenti simili, di adoperarsi di piccoli legnetti o utensili lunghi e di spostare delicatamente l’animale in acqua, in modo che possa sopravvivere.

Foto: Nicola Ferrara

Fonte: PugliaReporter.com

 

A cura di Carol Serafino