Alla scadenza fissata sulla carta lo scorso 20 maggio, quella del 15 giugno, la dirigenza del Barletta è arrivata senza soluzioni definitive: non è stato ufficializzato l’addio paventato con il comunicato ufficiale emesso dopo l’incontro con i quattro candidati alla poltrona di sindaco, non sono arrivate prese di posizione definitive sul futuro del calcio biancorosso. La sensazione, mentre il silenzio la fa da padrone, è che l’esito delle urne – con slittamento al 26 giugno con il ballottaggio per definire il nome del primo cittadino – abbia inciso sull’attendismo societario. Intanto, nelle scorse settimane diversi sono stati i contatti tra i soci che hanno contribuito con i loro sforzi economici alla vittoria del campionato di Eccellenza – e della Coppa Italia Dilettanti, primo trofeo nazionale in bacheca in 100 anni di storia – con conseguente promozione in Serie D. Al momento non ci sono però notizie o comunicazioni di forme di disimpegno ufficiale, eccezion fatta per quella consegnata ai social e successivamente ai microfoni di Telesveva da Mimmo Zingrillo. La compagine dei soci, da quel che risulta, è al lavoro per un allargamento e un rafforzamento in vista di un campionato tanto importante quanto delicato come la Serie D. Non ci sono però al momento trattative in dirittura d’arrivo per la cessione di parte del pacchetto societario. Così per le scelte tecniche – dalla possibile conferma dell’allenatore Francesco Farina a quelle riguardanti i giocatori – occorrerà pazientare ancora. La sensazione è che di qui a fine giugno tante nubi intorno al cielo biancorosso possano diradarsi.

 

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