‘I lavori di riqualificazione all’interno del porto di Barletta – così si legge in una nota di stampa apparsa sul portale dell’agenzia ANSA – non dovranno essere assoggettati alla Valutazione di impatto ambientale.

È quanto comunica l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale dopo il provvedimento del Ministero della transizione ecologica.
La soluzione progettuale proposta, si legge in una nota, mira a ridurre «drasticamente il fenomeno dell’insabbiamento della imboccatura e dell’intero bacino portuale; a potenziare notevolmente i parametri di sicurezza delle navi all’ormeggio e a migliorare la navigabilità».
Nei prossimi giorni sarà convocata la Conferenza di Servizi «che si chiuderà entro l’anno in corso. Nei primi mesi del prossimo anno, invece, dopo l’indizione di una gara di appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera sarà avviato il cantiere».
Tra gli interventi previsti l’allungamento del “Molo di Tramontana” di circa 500 metri in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 metri prevista dal Piano regolatore portuale vigente ed il prolungamento del “Molo di Levante” di circa 140 metri.
«In linea con la nostra vision strategica che prevede una infrastrutturazione ecosostenibile e biocompatibile dei porti del nostro Sistema, abbiamo progettato – spiega il presidente di Adspmam Ugo Patroni Griffi – un intervento in grado di potenziare sensibilmente lo scalo portuale, in termini di funzionalità e di sicurezza, senza produrre alcun impatto sull’ambiente»’.