“Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” in programma martedì 16 maggio alle ore 18.30 alla Multisala Paolillo è la storia di un genio ossessionato dalla bellezza, capace di scegliere la morte pur di toccare l’eternità. Nel 1691 Roma è la capitale dell’arte occidentale. Un progetto, su tutti, attira gli artisti più ambiziosi: la nuova Basilica di San Pietro. Più che una opera urbanistica, un vero messaggio di grandezza che la Chiesa lancia al mondo dopo la Riforma protestante di Lutero.
Borromini (1599-1667), alias Francesco Castelli, viene alla luce in Canton Ticino, in Svizzera, ma si trasferisce dove lo porta il cuore. Nel 1619 non ha neanche 20 anni quando arriva a Roma, a piedi da Milano, per lavorare alla Fabbrica di San Pietro. Lascia i suoi genitori e l’attività di scalpellino. Diventa allievo di Carlo Maderno, che lo prende come assistente. Per lui rappresenta un secondo padre, lotta per affermarsi, si priva di tutto per inseguire un sogno.
Il documentario diretto da Giovanni Troilo (già regista di Frida. Viva la vida, Le Ninfee di Monet), su soggetto di Luca Lancise, prodotto da Sky e Quoiat Film e distribuito da Nexo Digital all’interno della Grande Arte al Cinema, descrive l’ambizione dell’architetto, la sua continua provocazione alle convenzioni e la rivalità con Bernini (1598-1680). Lo stile di Borromini è eccentrico, si distingue da quello dei contemporanei: austera autorità spirituale con allusioni che evocano l’infinito. Una concorrenza agguerrita contro Bernini e contro sé stesso: un genio talmente legato alla sua arte da trasformarla in un demone che lo divora dall’interno fino a spingerlo a scegliere la morte, con un gesto drammatico.
“Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” è un viaggio per le vie di Roma, tra Palazzo Barberini, San Pietro, San Carlo alle Quattro Fontane, Sant’Andrea al Quirinale, l’Oratorio di San Filippo Neri, la Basilica di San Giovanni in Laterano, Piazza Navona, la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, Villa Adriana a Tivoli e si spinge poi alla Villa-giardino di Paolo Portoghesi a Calcata, Viterbo, fino a giungere alla Tomba di Borromini a San Giovanni Battista dei Fiorentini dove l’artista riposa.
Al percorso visivo barocco danno voce e pensiero le rievocazioni in chiave contemporanea degli attori Jacopo Olmo Antinori, Pierangelo Menci e Antonio Lanni, del critico d’arte e regista Waldemar Januszczak, dell’architetto e accademico Paolo Portoghesi, del docente della Cornell University di Roma Jeffrey Blanchard, del professore associato presso l’Università di Camerino Giuseppe Bonaccorso, della curatrice e critica d’arte Aindrea Emelife, della docente di Storia dell’arte medievale e moderna alla America University di Roma Daria Borghese.
La colonna sonora originale del film è scritta, diretta ed eseguita dal compositore e pianista Remo Anzovino.
La Grande arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.