C’è, a Barletta come nel resto d’Italia, una emergenza abitativa. Tante, troppe famiglie sono in difficoltà e serve un sostegno immediato per permettere ai nuclei familiari a basso e bassissimo reddito di far fronte agli affitti. Per questa ragione, come gruppo consiliare del PD, abbiamo presentato una mozione al Consiglio comunale. Chiediamo al Sindaco e agli assessori competenti di intervenire, anche attraverso l’ANCI, presso il Governo affinché la Legge di Bilancio venga modificata. Nell’ultima versione della legge di Bilancio, infatti, sono stati cancellati tutti i fondi destinati a sostenere le famiglie con difficoltà a far fronte alle spese di affitto. Ricordiamo che, secondo gli ultimi dati pubblicati dall’ISTAT sulla povertà in Italia, ci sono oltre 900 mila famiglie in affitto in condizione di povertà assoluta (il 45% circa del totale delle famiglie in affitto, pur rappresentando il 20% del totale della popolazione residente) e su queste pendono circa 150 mila sfratti esecutivi, di cui il 90% per morosità. E che, per ciò che riguarda la nostra città, con il bando di concorso per l’anno 2021, l’Amministrazione Comunale ha accolto 1523 richieste di contributi legati agli affitti, la cui copertura economica era in gran parte legata ai fondi statali (2.138.763,98 a valere su finanziamento statale e 344.886,68 a valere su finanziamento comunale).
È necessario, indispensabile, dunque, reintegrare, aumentandola adeguatamente, la dotazione finanziaria degli aiuti sociali per l’affitto casa e per la morosità incolpevole. Bisogna sostenere i Comuni, prevedendo uno stanziamento pluriennale, destinato alla edilizia pubblica: in modo che si possa procedere all’acquisto di nuove unità immobiliari e al recupero di case popolari oggi inutilizzate. La possibilità di avvalersi della cedolare secca deve essere sottoposta alla condizione di canoni concordati e sostenibili. Questa emergenza richiede l’impegno di tutti. Nella nostra mozione chiediamo il sostegno dei parlamentari del territorio e invitiamo il Presidente del Consiglio Comunale a inviare queste richieste alla Presidenza del consiglio dei Ministri e a tutti i gruppi parlamentari. Nessuno deve rimanere indietro: la casa è un diritto umano fondamentale.