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“Istruzione = Sviluppo. Perché non ci sviluppiamo?”. E’ questo il messaggio che i militanti di Fratelli d’Italia-AN e Gioventù Nazionale hanno lasciato fuori dalla recinzione dell’edificio scolastico non ancora completato sito in zona 167.  La struttura, denunciano Gianluca Delvecchio (vice coordinatore Fratelli d’Italia-AN) e Armando Tedeschi (vice coordinatore Gioventù Nazionale) , «è stata costruita su un’area che si estende su una superficie di ben 17843 mq, per un costo di acquisizione pari a  772.049,28 € e per un costo complessivo di circa 8.500.000 euro. Il permesso di costruzione-spiega la nota è stato rilasciato in data 25 ottobre 2011 e i lavori, invece, sono partiti esattamente un anno dopo». La consegna dell’edificio scolastico adibito a scuola secondaria di secondo grado era prevista nel 2013, ma ad oggi, a circa 3 anni di distanza, la struttura scolastica non è stata ultimata.

«Per tale motivo, sia i militanti di Fratelli d’Italia-AN, sia i militanti di GN- continuano Delvecchio e Tedeschi- si sono recati presso la provincia BAT per avere delle delucidazioni in merito. Dopo aver parlato con il dirigente preposto, essi sono stati indirizzati presso la nuova area metropolitana di Bari, poiché tale questione non era di loro competenza. Abbiamo scoperto che il progetto concernente la costruzione del nuovo plesso, prevedeva un leasing finanziario in cui il mandante finanziatore è la Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo (BIIS) che anticipava la cifra di circa 8.500.000 euro tra costi di progetto e oneri accessori, mediante il quale, l’Ente firmatario del contratto avrebbe restituito mediante accensione di mutuo».

Il problema, continua la nota, «è nato quando, con la nascita della Provincia Barletta-Andria-Trani , la città della disfida non è stata più di competenza della provincia di Bari. Pertanto, con la perdita di una città dalla propria provincia, la nuova area metropolitana di Bari ha proposto alla nascente  sesta provincia,  il cambio dell’intestatario del contratto. Il tutto, però, non è stato approvato dalla BIIS (mandante finanziatore) che riteneva la nuova provincia poco solida dal punto di vista finanziario e poco affidabile. Per ovvi motivi, Bari propose di rimborsare le rate e che la BAT risanasse gli anticipi effettuati nel corso degli anni. Tutto ciò, ovviamente, non è avvenuto. La sesta provincia non ha risanato il proprio debito e, per giusta causa, la nuova area metropolitana di Bari ha ritenuto opportuno sospendere i lavori».

I due esponenti di partito chiedono alla Provincia di «poter procedere con l’ultimazione dell’edificio scolastico affinché studenti frequentanti istituti secondari di secondo grado possano avere una nuova struttura, risolvendo anche il problema che da anni si protrae nell’ambiente scolastico cittadino, nonché il problema delle aule». Delvecchio e Tedeschi, concludono, chiedono che anche «il Comune di Barletta possa fare da intermediario tra studenti e provincia, affinché il tutto possa procedere per il meglio, ricordando a tutti che l’istruzione è una componente fondamentale della politica di sviluppo. Senza istruzione, che futuro possiamo dare ai giovani?»