Lo ammettiamo: ci avevamo sperato. Avevamo sperato che nella “lunga estate caldissima” (nulla a che vedere con la hit degli 883) di Barletta, tra feste, passeggiate, balli notturni e caos ordinato, potesse rientrare anche un bagno di civiltà per i giovani frequentatori del parco “Pietro Paolo Mennea”: già in giugno avevamo testimoniato come l’area, entrata nel mirino dei vandali tra marzo e aprile, quando ben 11 panchine erano state manomesse,  fosse oggetto di attenzioni dei writers dell’ultim’ora. Scritte oscene, disegni “fallici” e fallaci, tag e messaggi scritti in un inglese a dir poco non accademico continuano invece ad adornare le mura che separano il parco dalle palazzine abitate che vi si affacciano.

Un panorama desolante: e il pensiero corre al periodo che aveva preceduto l’inaugurazione dello spazio dedicato alla memoria della Freccia del Sud, quando l’amministrazione si era rivolta a degli street artists locali per adornare lo spazio a tema, senza però godere delle risorse per finanziare l’arte. Quella che certi obbrobri mettono da parte, accompagnati da qualche bottiglia e lattine abbandonate nell’erba: tanto per non farsi mancare nulla. L’11 luglio 2014, il parco “Pietro Paolo Mennea”  era stato inaugurato dal sindaco Pasquale Cascella dinanzi ad una folla festante. Oggi, a 28 mesi di distanza, ribadiamo il concetto: possiamo dire che a giudicare dalle immagini chiunque sia transitato da quelle parti ha potuto osservare che l’inciviltà ha davvero corso veloce.