«In seguito al maltempo a Barletta nelle ultime settimane, è stata firmata dal sindaco Pasquale Cascella un’ordinanza per la chiusura delle scuole per il 9 e il 10 gennaio” – afferma Elisabetta Dibitonto, coordinatrice dell’Unione degli Studenti-Barletta in una nota – Tuttavia, noi studenti pensiamo che questi provvedimenti, per quanto efficaci nell’immediato, non siano stati minimamente risolutivi, poichè al ritorno a scuola l’11 gennaio, ci siamo trovati a dover ugualmente subire i disagi provocati dalle condizioni disastrose dell’edilizia scolastica nelle nostre scuole e il malfunzionamento (o la totale assenza) dei riscaldamenti. Questa situazione ha sollevato le critiche e il dissenso dell’intera comunità studentesca, che si è espressa soprattutto attraverso i social network».

«Nel pomeriggio di mercoledì 11 l’Unione degli Studenti ha convocato un incontro presso il palazzo di città con il sindaco Cascella e con tutti i rappresentanti d’istituto delle scuole superiori di secondo grado di Barletta – continua Giuseppe Sguera, responsabile dell’organizzazione – per discutere della situazione e trovare una soluzione. Il sindaco ha quindi firmato un’ordinanza per “autorizzare l’ampliamento della fascia oraria giornaliera di attivazione degli impianti termici fino alla copertura dell’intera giornata”. «Tuttavia – conclude Andrea Rotondo, rappresentante d’istituto del liceo Cafiero – durante le lezioni del giorno successivo, 12 gennaio, solamente in due licei sono stati rilevati dei relativi miglioramenti, benché siano state segnalate aule prive di un adatto impianto. In altri istituti la situazione è rimasta pressoché uguale ai giorni precedenti, con conseguente uscita anticipata degli studenti. Come se non bastasse nel giorno 13, al liceo Cafiero, si sono verificati vari guasti riguardanti l’impianto elettrico, a causa dei quali l’intera scuola è rimasta senza acqua né luce. Pertanto, come Unione degli Studenti, chiediamo che questa ordinanza venga rispettata ed esigiamo interventi di manutenzione strutturale dell’edilizia scolastica, a prescindere da situazioni di emergenza come quella verificatasi in questi ultimi giorni».