«Gentilissima redazione, dopo ripetute segnalazioni ricevute dalla nostra associazione da cittadini indignati, che segnalano il degrado infrastrutturale dei giardini di Viale Giannone, abbiamo provveduto a fare opportuni sopralluoghi documentando anche in maniera fotografica che le denunce a noi pervenute risultano essere oltre che veritiere».  A scrivere sono i componenti dell’associazione Barletta 360 Gradi. Le loro parole sono corredate da materiale fotografico: «Graffiti di ogni tipo e tema -scrivono- tappezzano i muri di ogni struttura presente in piazza.La fontana ormai ricoperta da obbrobriosi scarabocchi,le panchine semi-arrugginite imbrattate di vernice, danno l’impressione di uno scenario attribuibile a zone di italia, dove il vandalismo e il degrado regnano sovrani. Cosa dire poi del semi-anfiteatro? Le gradinate in pietra di quest’ultimo, risultano ormai essere irrimediabilmente distrutte da una ferocia vandalica attribuibile ai soliti soggetti che scorrazzano impuniti sia di notte che di giorno per le vie cittadine. Nello stesso luogo, è presente tra l’altro un graffito a sfondo politico di grandi dimensioni, che sembra aver avuto una pubblicizzazione positiva e dichiarata da parte non solo dei suoi esecutori, ma anche, sui social e sui media, da taluni consiglieri comunali. Ovviamente, sia quest’ultimo graffito, che tutti gli altri, sono sicuramente privi di ogni autorizzazione Comunale. Riteniamo utile ai fini di rimborsare la comunità per il danno erariale provocato dalla rimozione e dal risanamento dei luoghi,che il Comune,e le competenti Autorità Istituzionali, provvedano ad avviare indagini e monitorare le zone Pubbliche ed i beni infrastrutturali a loro connessi, con il fine di sanzionare i colpevoli, e creare una effettiva tutela dei beni comunali».

«Un messaggio pubblico -ricorda l’associazione- stato diramato a tale scopo da qualche giorno sui social, dal Presidente della Commissione Lavori Pubblici Flavio Basile che ha asserito di volersi prodigare alla pulizia dei luoghi. Chiediamo a lui, e a tutta la commissione, di dare pronto seguito a queste affermazioni in nome del decoro e della tutela della nostra amata città. Vogliamo anche sensibilizzare l’amministrazione sulla mancanza di personale ed infrastrutture, utili alla sorveglianza dei luoghi, consapevoli del fatto che la mancanza di elasticità Amministrativa legata al patto di stabilità non permette il rinfoltimento del personale e degli ausili di sorveglianza. Come risolvere questa annosa problematica? Sappiamo che l’amministrazione comunale in realtà possiede fondi bastanti ad ogni intervento, e ad ogni investimento utile al miglioramento infrastrutturale turistico e commerciale della nostra città. Quindi chiediamo che il vincolo del patto territoriale sia rivisto e reso elastico nelle situazioni di emergenza come quelle succitate che di fatto bloccano e strozzano il miglioramento sociale di Barletta».