«Era il 17 settembre scorso quando il comitato di zona 167 ha avuto un cordialissimo incontro con la nuova amministrazione comunale, al primo riscontro, positivo e orientato alla collaborazione». Ad intervenire sono i referenti del comitato di quartiere zona 167 di Barletta, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.

«L’incontro – proseguono – ha avuto come oggetto quattro criticità che affliggono la zona 167 e segnatamente il parco dell’Umanità, l’area giochi di via Leonardo Da Vinci (angolo Via Palmitessa), l’area destinata a verde pubblico insistente nell’area compresa tra via Don Luigi Filannino e via Zanardelli ed infine l’annosa questione legata al completamento della scuola in via Morelli. All’incontro era assente, per impegni familiari, il sindaco Cannito, anche se per il comitato era e resta l’interlocutore privilegiato, stante l’impegno all’interlocuzione anticipata ai cittadini durante la campagna elettorale.

È trascorso un mese da quell’incontro, ma nostro malgrado non registriamo passi in avanti verso quella concretezza che ci aspettavamo e che soprattutto si aspettano i residenti della zona 167 che, sicuramente più maturi di ciò che banalmente si possa pensare, dopo le belle parole pronunciate da ogni angolazione politica durante la recente campagna elettorale, oggi,  sono sgomenti leggendo le cronache quotidiane che narrano solo di sterile e puerile,  oltre che evanescente opposizione da un lato e risposte non meno evanescenti da parte dell’amministrazione in carica. Uno “spettacolo” che la città di Barletta, specie in questo contesto storico, non merita.

Crediamo che né i cittadini possano sostituirsi all’opposizione, benché lo facciano già inconsapevolmente e con molta più efficacia, né tanto meno si possa pensare ad una amministrazione che si attardi nelle sterili “scaramucce” perdendo di vista l’estrema urgenza e la gravità delle problematiche direttamente riconducibili alla vita quotidiana di ogni singolo cittadino di Barletta.

L’auspicio – concludono Di Bari e Patella – resta sempre quello già auspicato a più riprese dai rappresentati del comitato di zona 167, ovvero quello di dare celeri e concrete risposte agli abitanti delle zone periferiche e mostrare in tal modo una visione più alta rispetto al risicatissimo tenore mostrato dalla politica in questo avvio di amministrazione».