In quanti abbiamo sognato questo momento? Poter finalmente fare ritorno nelle nostre oasi della bellezza? L’emergenza Covid-19 non è stata un “cataclisma” solo sanitario ma anche economico, che ha sortito non poche difficoltà per gli esercenti, compresi parrucchieri ed estetisti. Eppure la tanto bramata data è arrivata: dal 18 maggio anche a Barletta, come nel resto d’Italia, gli operatori del settore capelli e del settore estetico riapriranno le porte alla loro folta (in ogni senso) fiumana di clientela impaziente. La ripartenza ovviamente avverrà nel rigido rispetto delle avvertenze del protocollo INAIL, che prevede l’uso di protezioni individuali e costante sanificazione. Abbiamo ascoltato le testimonianze di alcuni operatori barlettani per conoscere al meglio le loro indicazioni.

Ezio Rizzi e Simona Descisciolo, titolari del salone Sitagliacheèunabellezza, hanno apposto all’entrata del centro un dispenser automatico per l’igienizzazione delle mani. Indosseranno mascherina e visiere in plexiglass e forniranno al cliente una mascherina chirurgica sostitutiva e un kit monouso personalizzato (comprensivo di kimono in tnt, mascherina, guanti, copriscarpe, asciugamano), che verrà poi cestinato alla fine della permanenza. La fruizione della clientela sarà previa appuntamento telefonico, il salone sarà aperto ogni giorno compreso il lunedì dalle 8 alle 19:30, e verranno utilizzate 2 postazioni su 3, poste a 2 metri di distanza, mantenendo un rapporto 1 a 1 con il proprio cliente. «Noi aspettiamo i nostri clienti con il sorriso – ha dichiarato Rizzi – in questi 3 mesi siamo stati molto vicini, li abbiamo sentiti anche in videochiamata per dare loro dei consigli e ci hanno supportato con il loro calore. Abbiamo visto molta coalizione anche fra noi colleghi dello stesso settore. Abbiamo messo la concorrenza da parte e ci siamo dati forza l’un l’altro».

La stessa capillare attenzione è stata applicata da Maria Grazia Rociola, titolare del centro estetico Skincare Estetica E Benessere. I posti a sedere all’ingresso del salone di bellezza sono stati eliminati, in quanto non sono più previsti tempi di attesa. Ogni appuntamento sarà prenotato per via telefonica e il servizio sarà operativo ogni giorno dalle 7:30 alle 22. Ogni cliente dovrà lasciare i propri oggetti personali (come ad esempio smartphone, occhiali da sole, guanti e articoli simili) in un sacco posto all’entrata e sito su una superficie sanificabile. Ad ogni cliente verrà fornito un gel igienizzante per le mani che resterà a sua disposizione durante tutta la permanenza. L’operatrice indosserà mascherina, guanti, camicie monouso, visiera e ogni postazione sarà sanificata alla fine di ogni trattamento e ad ogni cambio cliente, mantenendo con quest’ultimo una distanza di sicurezza di almeno 1 metro. «La situazione è sicuramente complessa – ha spiegato la Rociola – per cui noi operatori del settore saremo molto attenti a salvaguardare noi stessi e anche il cliente, a cui chiediamo la massima attenzione. E’ nostro interesse tutelare i nostri clienti e la loro salute».

Abbiamo parlato in ultimo con Felice Dipalma, titolare del salone Dipalma Felice Hair&MakeUp e con la sua collaboratrice Floriana Lagroia, operatrice nel settore estetico nel medesimo locale. All’interno della sala sono stati apposti dispenser di igienizzante, una soluzione idroalcolica con una concentrazione di alcol pari al 70%. Ad ogni cliente verrà preliminarmente misurata la temperatura, fornita una nuova mascherina e le verrà inoltre detto di lasciare i propri effetti personali in una busta monouso. Un’operatrice, munita di mascherina chirurgica e guanti in nitrile, porgerà una gruccia alla cliente dove poter poggiare il proprio capospalla, che la cliente stessa riporrà nel guardaroba. Gli operatori indosseranno ovviamente mascherine, guanti e visiere in plexiglass e per i lavori frontali faranno uso di mascherine FFP2 senza valvola con filtro. Anche in questo caso il rapporto operatore-cliente sarà 1 a 1 e ogni postazione è stata sita ad una distanza di 1 metro e mezzo/2 metri. Il locale sarà corredato di pannelli in plexiglass, di cui uno separerà anche i lavatesta e un altro sarà apposto davanti alla cassa. Ogni postazione sarà sanificata alla fine di ogni trattamento, gli operatori effettueranno il cambio divisa e all’interno del salone gli spazi di entrata ed uscita saranno delimitati da una corda, che consentirà di evitare incroci fra i clienti. Ogni appuntamento necessiterà di preliminare prenotazione. « Il nostro è un settore che ha contatto col corpo delle persone, quindi usiamo già di nostro molte norme igieniche – ha spiegato Lagroia – Tuttavia ci impegneremo a rispettare tutte le regole, perché teniamo ai nostri clienti e alla loro salute e vogliamo lavorare. Soprattutto ci sentiamo pronti per questa ripartenza».

E allora cos’altro aggiungere, se non augurare ai nostri artigiani della bellezza che questo nuovo inizio possa essere prolifico e dare risultati migliori dei precedenti? Il Coronavirus ha purtroppo distrutto molte vite, ma non distruggerà mai l’inesauribile voglia di ricominciare.

 

A cura di Carol Serafino